Oriali racconta il trasferimento di Ibrahimovic all’Inter: “Fu una trattativa frenetica con la Juventus”
Il passaggio di Zlatan Ibrahimovic dalla Juventus, appena retrocessa in Serie B dopo le sentenze di Calciopoli, all’Inter rappresentò il trasferimento più eclatante di quell’estate 2006 e forse anche degli ultimi anni. I nerazzurri, sorpassarono al fotofinish i cugini rossoneri che avevano già trovato l’accordo con lo svedese. Ai microfoni di Premium Sport, Gabriele Oriali ha raccontato tutti i retroscena di quel trasferimento. Questo quanto riportato da Tuttomercatoweb.com:
?A noi interessava parecchio, anche se era un discorso che già affrontavamo da tempo. Piaceva a tante grandi squadre, Milan compreso; ricordo che il Milan rivelò l’interesse, ma doveva fare un preliminare di Champions League. Riuscimmo a sapere che avrebbero avuto un incontro con Mino Raiola e il giocatore per chiudere l’operazione. Raiola? È uno bravo a farsi rispettare, e ha molto credito dai giocatori. Decidemmo di fare un blitz a Torino, mettendoci d?accordo con Raiola. Parlammo con lui e lui ci disse che non c’erano problemi. Io, lui e Marco Branca cercammo di chiudere l’operazione prima che il Milan giocasse quella partita; fu lì che conoscemmo la storia di Mino Raiola, come si sviluppò la sua carriera di allenatore. Avevamo già il gradimento del giocatore che era felice di venire da noi, ma dovevamo intavolare la trattativa con la Juve. Non fu facile, iniziammo alle 15 e durò parecchie ore, con tanti contatti con Massimo Moratti. Fu una trattativa abbastanza frenetica per chiudere il prima possibile. Giovanni Cobolli Gigli e Alessio Secco stabilirono un incontro a Milano per l’indomani, ma io dissi loro che non mi sarei mosso senza la loro firma. Nel calcio a volte le cose vanno così, se non sottoscrivi le carte in tavola possono cambiare. Allora mi impuntai e insistetti tanto, ottenendo per sfinimento la firma da Cobolli Gigli. Raggiungemmo il nostro scopo, quello di chiudere prima che il Milan incontrasse il giocatore. Poi tornai a Milano con Raiola, perché Branca aveva un altro impegno. Consegnai il contratto a Piero Ausilio, che lo avrebbe depositato l’indomani in Lega, e contattai Moratti per dire che era fatta. I soldi guadagnati? Li avrebbe presi in qualunque altra squadra?.