Osvaldo: “Icardi? Se non ci fosse stato Guarin a fermarmi lo avrei picchiato. Mancini fu costretto a…”

Fu un’esperienza incolore quella di Daniel Pablo Osvaldo con la maglia nerazzurra. Arrivato nell’estate del 2014, l’attaccante rimase solamente una stagione, che chiuse con 7 gol in 19 partite giocate. In mezzo, il famoso episodio contro la Juventus in cui litigò con Mauro Icardi, e successivamente con l’allora allenatore Roberto Mancini.

Proprio l’ex giocatore, che attualmente fa il cantante in una rock band, si è concesso al settimanale Fuorigioco, dove è tornato a parlare di quel che successe quella sera: “Se rifarei la sceneggiata a Icardi? Troppo facile dire no adesso. Se non ci fosse stato Guarin a fermarmi probabilmente a Mauro davo un cazzotto in mondovisione. In quel momento ci stava. Poi Mancini fu costretto a chiedere la mia cessione, altrimenti avrebbe perso il controllo del gruppo”.

L’attaccante ha parlato poi anche della sua esperienza alla Juve e del suo addio al calcio: “Poca Libertà? No è diverso, alla Juve sono stato bene, è normale che ti venga richiesto di rispettare certe regole anche per una questione d’immagine del club. Se non lo capisci, il problema sei tu. Al calcio sarò sempre riconoscente, ma le cose col tempo sono cambiate, il pallone mi ha dato tanto e ne sono orgoglioso, anche se poi ho capito che quella del calciatore non è una vita reale. Ho comunque giocato per tanti top club, con grandi campioni, ho indossato anche la maglia azzurra. E malgrado i 9 gol nelle qualificazioni non sono andato al Mondiale 2010 per ragioni che forse nemmeno Prandelli, allora c.t., vi saprebbe spiegare. A 30 anni ho detto basta, malgrado in Cina fossero pronti a coprirmi d’oro”.

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