ATALANTA-INTER 1-1, le pagelle: Handanovic muro, bene Ljajic, Murillo non è lui

Le pagelle di ATALANTA-INTER Ecco i voti e le pagelle di Atalanta-Inter 1-1 a cura della redazione di passioneinter.com Voto alla partita 7 – Il match è stato divertente dal primo all'ultimo minuto. Tanta intensità, tante occasioni, ma un pareggio giusto. Nessuna delle due squadre avrebbe meritato la sconfitta. Voto alla squadra 5,5 – Il pareggio a Bergamo, in valore assoluto, non è un pessimo risultato. Ma è necessario ben altro per vincere in tranquillità su campi come quello dell'Atalanta. Si segnalano le ottime prestazioni di alcuni singoli, ma la brutta giornata di altri. ⇒ SCORRI LE SCHEDE IN ALTO PER LEGGERE LE PAGELLE HANDANOVIC Handanovic 8 - Quando ormai sembra che sia tutto pronto per cambiare il numero sul tabellino dei gol dell'avversario di turno, in questo periodo l'istinto viene frenato solo da un'ultima grande speranza. Lo sloveno è davvero l'uomo più decisivo di questa Inter: oggi per segnargli è stato addirittura necessario un autogol di Murillo. C'è poco da fare e poco da dire: senza di lui i nerazzurri avrebbero almeno 6-7 punti in meno. IRREALE D'AMBROSIO D'Ambrosio 6 - Ormai il terzino destro titolare di questa Inter è lui. Non entusiasma quasi mai in proiezione offensiva e il tempismo negli inserimenti e nei passaggi non è mai dei migliori. Però difensivamente fa il suo e, contro un'Atalanta che a tratti ha attaccato da tutte le parti, non gli si può rimproverare molto. Mezzo voto in più per aver giocato venti minuti su una fascia che non è la sua. COMPITINO PREZIOSO MIRANDA Miranda 6,5 - Domenica pomeriggio ci eravamo salutati con un intervento goffo del centrale brasiliano, dovuto peraltro al liscio di un compagno. L'errore di domenica è stato ampiamente risarcito da una prestazione quasi perfetta quest'oggi. Bene nell'uno contro uno sia con Monachello sia con Gomez, riesce a compensare le mancanze del suo collega di ruolo. CERTEZZA MURILLO Murillo 5 - Per citare la frase di Ezio Greggio, ci chiediamo: "Ma è lui o non è lui?". Vorremmo poter rispondere alla domanda con la seconda opzione, ma conviene andarci cauti. Il campo ci suggerisce che il centrale padrone di ogni situazione che abbiamo visto nelle prime 17 partite sia un lontano parente di quello che abbiamo potuto ammirare in questo gennaio. Quest'oggi, autogol a parte, vince pochissimi duelli personali con Monachello e Gomez. CONTROFIGURA TELLES Telles 6 - Il brasiliano ha dimostrato di essere più ordinato di Nagatomo. La fascia sinistra è meno scoperta con il brasiliano, nonostante Telles sia dotato di maggiore propulsione offensiva. Ma bene così. ORDINATO MEDEL Medel 6 - Primo tempo difficile, per lui come per tutta l'Inter. De Roon e Cigarini e Kurtic si danno il cambio negli inserimenti, con il cileno che, senza l'aiuto di qualche compagno guardone, non può sbrogliare sempre da solo. La sufficienza però è dovuta al fatto che per quasi mezzora Mancini ha scelto di far giocare la squadra in modo molto sbilanciato: la copertura preventiva di Medel quasi in ogni azione è decisiva sui contropiede dell'Atalanta. SACRIFICIO GUARIN Guarin 5 - A dispetto di chi lo vede già in Oriente, Mancini scegli di puntare sulla sua fisicità per mettere in difficoltà De Roon. Il risultato è che in fase difensiva il colombiano non demerita, ma se è vero che i centrocampisti sono il tramite tra il dire e il fare allora bisogna ammettere che Guarin non è in grado di svolgere il compito principale per cui è stato scelto. Troppe volte si ritrova a giocare dei palloni potenzialmente decisivi e troppe volte sbaglia scelte. OUT PERISIC Perisic 6 - Probabilmente in vista della Coppa Italia, Mancini sceglie di tenere a riposo il croato. Nella mezzora che gioca, però, porta numerosi problemi sulla fascia sinistra, costringendo finalmente Conti a non salire e mettendo tanti palloni in mezzo per le non-accorrenti punte. CONCENTRATO BROZOVIC Brozovic 5,5 - Da quando è ripreso il campionato il croato sembra avere una marcia in meno rispetto al recente passato. Ciò si riflette nella forzatura di alcune giocate che invece fino a un mese fa, quando Brozovic è diventato titolare, venivano facilmente e soprattutto spontaneamente. Impreciso in molti passaggi e, difensivamente, messo in difficoltà dalle sovrapposizioni continue di un ottimo diciassettenne (Conti) Brozovic non può meritare la sufficienza. APPANNATO LJAJIC Ljajic 7 - La vera spina nel fianco per gli avversari da metà campo in poi è lui: senza Ljajic la squadra scesa oggi in campo non sarebbe riuscita a impensierire quasi mai la retroguardia avversaria. Getta il cuore oltre l'ostacolo quando prova a giocare il pallone anche dopo strattonate o falli conclamati, ma purtroppo conclude poco a causa del traffico che ristagna negli ultimi 20 metri. LUCE JOVETIC Jovetic 5,5 - Pochi barlumi del vero Jovetic, ma tanti barlumi pure del giocatore che metterebbe a dura prova i nervi dell'allenatore più tranquillo. La sensazione è che uno come Jovetic abbia le capacità per vincere partite come questa, ma giocare sapendo di dover dimostrare per forza qualcosa non è facile e, soprattutto, non fa fare cose naturali. Chiedere a Icardi in relazione al contropiede concluso male al 38esimo. COSI' NON VA ICARDI Icardi 6,5 - Mauro oggi ha svolto un gran lavoro sporco in fase offensiva: le prove sono costituite dal basso numero dei tiri in porta e dal coefficiente di difficoltà delle conclusioni effettuate. Ma l'argentino ha lottato e ha giocato per la squadra, è stato paradossalmente un suggeritore più che un terminale offensivo. Entra nell'azione del gol, che nasce da uno scambio bellissimo con Jovetic, a termine del quale lo stesso Icardi ha provato a servire Ljajic a centro area. CAPITANO VERO MANCINI Mancini 6 - Anche oggi il tecnico ha cambiato tantissimo in corsa, senza però riuscire a ottenere la vittoria, anzi deve ringraziare Handanovic per non aver perso. Ma tutto sommato l'Inter è questa: uno contro uno, velocità, fisicità e poche bollicine. In un momento difficile, però, si inventa un cambio di modulo che permette ai suoi ragazzi di invertire la rotta del match. Questo gli vale la sufficienza.

ATALANTA-INTER 1-1, le pagelle: Handanovic muro, bene Ljajic, Murillo non è lui

Gianluigi Valente - Autore

ICARDI

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