Bologna-Inter 0-1, le pagelle: Gabigol decisivo, male Candreva e Joao Mario

Le pagelle di BOLOGNA-INTER Ecco i voti e le pagelle di Bologna-Inter 0-1 a cura della redazione di passioneinter.com Voto alla partita 5,5 – Partita complessa per i nerazzurri, grazie all'ordine del Bologna e al poco movimento soprattutto in fase di possesso palla. Poche occasioni da entrambe le parti e un solo gol non possono valere una sufficienza. Voto alla squadra 6 – La sufficienza rispecchia l'andamento del match e il risultato finale. L'Inter non convince, ma vince. La difesa, comunque, ha corso pochissimi rischi e i tre punti sono arrivati. ⇒ SCORRI LE SCHEDE IN ALTO PER LEGGERE LE PAGELLE HANDANOVIC Handanovic 7 - Il portiere sloveno non è costretto a esibirsi in interventi complessi o decisivi per 90' e amministra bene le poche conclusioni degli ospiti. Poi segna un gol con una parata bellissima nel recupero. IDOLO MURILLO Murillo 6 - Dimostra i suoi limiti nella costruzione della manovra, ma quando il centrocampo si propone poco o è tatticamente bloccato dalla disposizione avversaria è difficile per qualsiasi difensore. Per i 54 minuti in cui è in campo, comunque, lascia comunque nemmeno le briciole a un avversario tosto come Krejci. COMPITINO ANSALDI Ansaldi (dal 54') 6 - Con l'Empoli aveva giocato uno spezzone non troppo positivo, ma la sensazione è che la sua condizione stia crescendo. Sulla sinistra, infatti, dà qualche appoggio in più a Perisic: d'altra parte il 4-3-3 disegnato da Pioli nella ripresa dà più sostanza al centrocampo e permette un gioco migliore. ENTRATO BENE MEDEL Medel 6,5 - Il cileno, così come Miranda, ha la spada di Damocle della diffida, ma gioca una partita efficientissima nonostante il tipico rischio di chi fa il centrale della difesa a tre: chiudere spesso come ultimo uomo o contrastare il pivot centrale. Sta di fatto che Petkovic -pur autore di una buona prestazione - non è mai riuscito a essere incisivo nella metà campo interista. MASTINO MIRANDA Miranda 5,5 - Non riesce a non entrare nel taccuino dell'arbitro e questo gli costerà l'assenza nel big match contro la Roma. A volte è un po' lento nel primo smistamento di palla, ma trova le stesse difficoltà di Murillo anche per il poco aiuto del centrocampo. POCA VERVE D'AMBROSIO D'Ambrosio 6,5 - Nella prima frazione gioca come esterno sinistro di centrocampo e fa la sua solita partita intelligente tatticamente ma senza aiutare più di tanto in fase offensiva, come dovrebbe fare un quarto di centrocampo. Nella ripresa Pioli inserisce Ansaldi e sposta l'ex Toro a destra, che continua a sbagliare poco e soprattutto va a fornire l'assist-decisivo a Gabigol. CONFERMA GAGLIARDINI Gagliardini 6 - Senza Brozovic e Kondogbia deve prendersi tutta la responsabilità della costruzione del gioco, dato che Joao Mario ha altre qualità. E in effetti quest'oggi il giovane nerazzurro soffre un po' la pressione alta dei centrocampisti avversari e il poco filtro con il reparto avanzato. SOLO JOAO MARIO Joao Mario 5 - In una posizione probabilmente non sua, il portoghese dimostra che il gioco e gli schemi non collaudati portano davvero poche apprensioni all'avversario. Le sue classiche strappate sulla trequarti avversaria sono un lontano ricordo e pessimi sono i suoi cross da calcio piazzato. IMPALPABILE CANDREVA Candreva 5 - E' probabilmente il miglior assist-man della Serie A, ma da qualche partita - complice il cambio di modulo - si ritrova a crossare di meno del solito. Il problema è che spesso ritarda troppo la giocata e permette il piazzamento difensivo degli avversari. Incidono sul voto le zero conclusioni verso la porta. APPANNATO BANEGA Banega 6,5 - Dà la scossa in un match piatto e che sarebbe finito sicuramente 0-0. Lotta, protegge palla, crea, tira e suggerisce: il tutto in soli 20 minuti in campo. Che sia un nuovo inizio? LUCE PERISIC Perisic 5,5 - Il croato è nella classica giornata in cui gli riesce poco. A sua discolpa però, - e per questo non si becca una pesante insufficienza - c'è la gabbia tattica in cui lo chiude Donadoni e che spesso lo costringe a ripiegare a sinistra per cercare qualche spazio in più. MOLLICCIO EDER EDER 5 - L'italo-brasiliano è, come Perisic, stretto in una morsa che lo costringe sempre a forzare la giocata. Oggi però l'ex Samp si muove poco, si cerca poco lo spazio e, soprattutto, sfrutta in maniera pessima l'unica occasione che ha. POCA ROBA PALACIO PALACIO 5 - Prova a fare a sportellate come al suo solito e per questo la sua volontà è sempre apprezzabile, ma quando sbagli un gol a porta vuota dopo 12 minuti non puoi nemmeno appellarti alla stanchezza o alla poca lucidità. NON BASTA GABIGOL Gabigol 6,5 - Tocca quattro palloni nei venti minuti in cui è in campo, di cui uno è quello che conta: bene così. PROVVIDENZA PIOLI Pioli 6,5 - Giocare contro squadre che si chiudono bene e provano sempre la ripartenza e tenere alta tensione dopo aver vinto 9 partite sulle ultime 10 non è facile. L'ex tecnico della Lazio sceglie la difesa a tre, che è il modo perfetto per non correre rischi, ma quando capisce che così non se ne creano per gli avversari rettifica le scelte iniziali. Il gol di Gabigol lo premia. UOMO IN PIU' BOLOGNA Bologna (4-3-3): Da Costa 6; M’Baye 6 (Krafth dal 64' 6), Oikonomou 6,5, Torosidis 6, Masina 6,5; Nagy 5,5 (Taider 5,5 dal 69'), Pulgar 6 (Di Francesco s.v. dall'83'), Dzemaili 6; Verdi 6, Petkovic 6, Krejci 5,5. All.: Donadoni 6

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Gianluigi Valente - Autore

MEDEL

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