L’Inter schianta il Frosinone al Benito Stirpe nella 36a giornata di Serie A. I nerazzurri vincono 5-0 grazie ai gol di Frattesi nel primo tempo, cui fa seguito la scorpacciata nella ripresa firmata Arnautovic, Buchanan (prima rete in nerazzurro), Lautaro e Thuram.
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SOMMER 6,5 – Chiamato subito in causa dal tiro da fuori di Mazzitelli, risponde presente. Poco dopo, brivido sulla conclusione debole di Soulé: papera solo sfiorata. Brescianini prova a metterla all’angolino, lui è bravissimo ad arrivarci. Nel secondo tempo non bene sulla conclusione di Zortea con la respinta, ma i numerosi interventi gli valgono un giudizio complessivo più che sufficiente.
BISSECK 6,5 – Si spinge come di consueto in avanti a supportare la manovra. Sul finire del primo tempo lascia calciare con troppa facilità Cheddira, il quale colpisce il legno. Nella ripresa è protagonista di un imperioso stacco di testa che si stampa sulla traversa, poi sfiora il gran gol con una botta da fuori. Personalità.
DE VRIJ 6,5 – Attento nel governare la linea difensiva, chiude bene su un passaggio insidioso di Zortea al centro dell’area di rigore negli ultimi secondi del primo tempo. Si arrabbia parecchio con Asllani nella ripresa, perché non gradisce la posizione troppo avanzata e poco prudente dell’albanese.
CARLOS AUGUSTO 6,5 – Prezioso come sempre in fase di contenimento, fa sentire la sua presenza sia in marcatura che sui palloni alti. E non disdegna le incursioni nella metà campo avversaria, anzi. Salva la porta (vuota) dell’Inter nel secondo tempo, e con lei il clean sheet numero 21 in campionato: eguagliato il record di sempre in Serie A.
DARMIAN 6 – Si vede poco, attento a non perdere la posizione e ad aiutare Bisseck in caso di necessità. Sostituito già all’intervallo. Dal 46′ CUADRADO 6 – Si presenta male: brutta palla persa e grande occasione concessa a Valeri. Propositivo, come di consueto, quando c’è da assaltare l’area avversaria.
FRATTESI 7,5 – Si capisce dall’inizio: ha l’argento vivo addosso. Subito in proiezione offensiva, può servire Arnautovic ma il passaggio è troppo lungo; poi colpisce di testa alto. E al 19′ ecco il “solito” gol, da bomber vero: col ginocchio. Come Vieri in un derby di tanti anni fa. Ma non finisce qui, sia chiaro: utilissimo anche in ripiegamento, sbroglia almeno tre situazioni pericolose. Come se non bastasse, ecco anche l’assist per Arnautovic. Dal 63′ KLAASSEN 6 – Ordinato nella gestione della palla, il minimo che ci si attende da un olandese scuola Ajax.
ASLLANI 6 – La sensazione è che sia timido nel provare la giocata, limitandosi al compitino. Quando verticalizza ha fortune alterne, ma deve provarci con maggiore costanza perché la qualità c’è. Piuttosto, c’è da migliorare nel posizionamento difensivo: contribuisce ai numerosi contropiede incassati dall’Inter nella prima metà di ripresa.
BARELLA 7 – Entra nell’azione del gol con uno splendido colpo di tacco che vale anche un intercetto. Letteralmente geniale sulla palla servita a Frattesi in occasione dello 0-2. Cosa dire a chi lo ritiene solo un centrocampista di corsa e sostanza? Nulla, basta compatirli. Qualità tecnica allo stato puro. Dal 75′ SENSI SV
DIMARCO 6,5 – Serve con lucidità Thuram: ecco il famoso penultimo passaggio che spesso vale come un assist. La sua qualità è sempre al servizio della squadra in ogni occasione pericolosa del primo tempo. Dal 71′ BUCHANAN 7 – Eccola, la prima perla in nerazzurro! Dopo settimane in cui molti sono arrivati a interrogarsi sul suo acquisto, piazza un destro all’angolino basso che promette benissimo in vista della prossima stagione.
THURAM 7 – Ennesimo assist del suo campionato, con il cross teso servito a Frattesi, che in qualche modo la butta dentro. Chiude la festa con la percussione solitaria e il pallonetto delizioso dello 0-5.
ARNAUTOVIC 6,5 – Il gol è facile, la sua partita discreta. Sfodera ancora la specialità della casa: assist di tacco in avvio. In alcuni casi esagera, provando addirittura un cross di rabona. È comunque presente nella manovra: protegge palla, partecipa, ma spesso ha spazio e potrebbe incidere di più. Dal 63′ LAUTARO 7 – Pronti via, subito una chance per rompere il digiuno: tiro a giro ribattuto. Non si dà per vinto, ci mancherebbe altro. E va a spazzare via la maledizione con un sinistro fantastico che muove il suo bottino in campionato da quel “23” che stava diventando maledetto.
ALL. INZAGHI 7,5 – Le scelte lo ripagano, perché i suoi uomini hanno una testa diversa, rispetto a Reggio Emilia. Vittoria straripante, eguagliato il record di clean sheet a quota 21, differenza reti letteralmente spaventosa (+67) e seconda Inter migliore di sempre per punti conquistati. Superato Conte (91), nel mirino c’è Mancini (97).
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