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Inter-Atalanta 2-0, le PAGELLE: Dumfries super, Lautaro litiga con il gol

Primo ostacolo superato per l’Inter verso la riconquista della Supercoppa Italiana e della vittoria del primo trofeo stagionale. Nella prima gara del 2025, i nerazzurri trionfano 2-0 grazie alla strepitosa doppietta di Dumfries nella ripresa. Ora la squadra di Inzaghi tornerà in campo nella finale di lunedì 6 gennaio, contro una tra Juventus e Milan.

Di seguito le pagelle di Passione Inter.

SOMMER 7 – Scalvini lo grazia di testa da pochi metri e gli appoggia il pallone tra le mani. Deve aspettare gli ultimi minuti di gara per essere nuovamente impegnato ed è strepitoso due volte: prima su Djimsiti, poi su Lookman.

BISSECK 7 – Attento difensivamente, si spinge tanto in avanti per disorientare il pressing dell’Inter. Fa le prove generali di testa un paio di volte, prima di regalare l’assist a Dumfries.

DE VRIJ 6 – L’attacco dell’Atalanta prova a non concedergli riferimenti, ma se la cava. Tuttavia, è poco reattivo sul gol del 2-1, poi annullato, non riuscendo a spazzare via il pallone per due volte. Il fuorigioco cancella questa macchia.

BASTONI 6 – Brutto errore di testa che regala una grande occasione all’Atalanta, ma è l’unica sbavatura di una gara molto attenta, nella quale tocca tanti palloni come al solito. Ha anche una grande occasione per trovare il gol, ma è un po’ incerto al momento della conclusione nell’area dell’Atalanta. Dal 67′ CARLOS AUGUSTO 7 – Strepitoso il suo salvataggio in allungo su De Ketelaere, che risulta decisivo.

DUMFRIES 7,5 – Si divora un’occasione clamorosa nel primo tempo, anche se c’è il dubbio del calcio di rigore non concesso. Cambia passo nella ripresa: prima segna un gol da centravanti vero in girata e sblocca la gara, poi replica con una conclusione stratosferica che sbatte sotto la traversa prima di depositarsi in rete.

BARELLA 6.5 – Intensità subito molto alta a centrocampo, ma anche qualche errore. Sale di livello nella ripresa ed è un suo tocco intelligente e preciso che lancia Dimarco verso l’area dell’Atalanta nell’azione del 2-0. Dall’81’ FRATTESI s.v. – Dentro nel finale per difendere il vantaggio.

CALHANOGLU 6.5 – Regia di buon livello, con l’Inter che prende subito il controllo del gioco e non lo molla quasi mai. Si muove tanto per liberarsi dalla marcatura a uomo dell’Atalanta. Suo il calcio d’angolo dal quale nasce il gol dell’1-0. Dal 67′ ASLLANI 6 – Attento in non possesso, prova ad addormentare il gioco.

MKHITARYAN 6.5 – Riferimento prezioso tra le linee, ha subito una buona occasione in avvio. I suoi inserimenti sono un’arma sempre interessante, ma gli manca un po’ di incisività nell’ultimo terzo di campo. Mette comunque lo zampino nel secondo gol, recuperando il pallone e dando il via all’azione che porta alla rete di Dumfries.

DIMARCO 6.5 – Carnesecchi gli nega il gol, anche se lui non riesce a calciare in modo pulito da buona posizione. Cresce nella ripresa e aumenta la sua spinta sulla fascia sinistra, pennellando palloni insidiosi. Uno di questi, seppur deviato, arriva sui piedi di Dumfries per il 2-0. Generoso con Lautaro che sciupa, non riesce a respingere il tiro di Ederson sulla linea, ma il gol viene annullato. Dal 76′ DARMIAN 6 – Dentro per rafforzare la difesa.

THURAM 6 – Quando attacca la profondità può scatenare il panico nella difesa bergamasca. Anche se non riesce mai a trovare la via della conclusione. Purtroppo è costretto a uscire all’intervallo in via precauzionale. Dal 46′ TAREMI 5.5 – Lavora tanto per la squadra, ma servirebbe più incisività in attacco.

LAUTARO MARTINEZ 5 – Si muove bene ed è sempre nel vivo del gioco, ma continua a litigare con il gol. Merito di uno strepitoso Carnesecchi, ma anche e soprattutto di un killer instinct ben lontano da quello dei giorni migliori.

INZAGHI 7 – La sua Inter macina occasioni da gol già dai primi minuti, ma non trova il gol nel primo tempo. Serve l’ormai proverbiale avvio di ripresa, per indirizzare in modo decisivo la gara. L’Atalanta prova a rimettersi in partita, ma viene ricacciata: prima ci pensa il fuorigioco, poi uno strepitoso Sommer.

Enrico Traini

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