Le Pagelle di INTER – BOLOGNA 2-2: Icardi punisce, Milito tradisce. Che fine ha fatto Alvarez?
Pagelle Inter – Bologna 2-2
HANDANOVIC 6,5 – Non ha colpe sui 2 gol del Bologna: sulla prima rete compie un miracolo su Lazaros ma non fa in tempo a vedere la rasoiata di Pazienza che gli passa sotto la mano. Sul finale salva il risultato con un doppio intervento su Acquafresca.
JUAN JESUS 6 – Parte bene il brasiliano che nella prima metà della prima frazione di gara sembra il più propositivo dei 3 in fase di impostazione. Per contrastare un tiro di Christodoulopoulos rimedia una botta al ginocchio che lo costringe a chiedere la sostituzione in lacrime.
SAMUEL 6 – Subentra alla mezz’ora per il dolorante Juan Jesus e prende subito il suo posto al centro della difesa. Non viene mai chiamato in causa grazie anche alla pochezza di Cristaldo. Soffre le ripartenze dei 2 greci ma nulla può per evitare il gol di Kone.
ROLANDO 5 – Il difensore ex Porto disputa la sua gara con tutta onestà ma l’errore madornale che porta al secondo pareggio dei felsinei vale tutta l’insufficienza.
RANOCCHIA 6 – Come il resto del reparto non fa grandi sbavature, spesso anticipa il diretto avversario e pare avere una condizione fisica piuttosto soddisfacente. Viene graziato per un intervento a martello su Christodoulopoulos.
NAGATOMO 5 – Così come per Rolando anche il giapponese merita un’insufficienza a causa del grossolano errore (l’ennesimo in fase difensiva) che permette a Garics di sbeffeggiarlo e di servire ai compagni la palla dell’ 1-1. Realizza l’assist della prima magia di Icardi ma non basta.
D’AMBROSIO 5 – Schierato a destra da Mazzarri l’esterno italiano non soffre quasi mai la spinta del Bologna, si propone sulla fascia in tandem con Alvarez ma in fase di assistenza confeziona cross e passaggi da dimenticare. Esce dopo 5 minuti nel 2° tempo anche per motivi tattici.
CAMBIASSO 5,5 – Ci prova fino alla fine il Cuchu che contro il Bologna si fa notare più per le 2 occasioni in fase offensiva che per il solito impeccabile lavoro di copertura. Prima Icardi e poi Curci negano a Cambiasso la gioia del gol deviando due tiri da fuori area, non è impeccabile sul gol di Kone e il mancato intervento sul cross bolognese manda a vuoto Rolando che serve al Bologna la palla del definitivo pareggio.
ALVAREZ 5 [IL PEGGIORE]- Tutti si chiedono che fine abbia fatto quel giocatore che a inizio stagione spiccava continuamente tra i migliori in campo dell’Inter. L’argentino vive un momento di sfiducia (così come Guarin e molti altri nerazzurri) e sembra un lontano parente di quell’Alvarez motivato e grintoso di qualche mese fa. Mazzarri lo schiera dal primo minuto ma Alvarez fatica ad accendere la luce e sbaglia troppo spesso cross e passaggi decisivi. I fischi del pubblico non lo aiutano.
HERNANES 6 – Non una prestazione da Profeta, diciamocelo, ma il brasiliano è l’unico che prova a scuotere l’Inter quando la squadra ha bisogno di ripartire. Ci prova da fuori area senza fortuna ma propizia il raddoppio di Icardi.
KOVACIC 6 – Entra in campo nella ripresa e prova da subito ad impensierire gli uomini di Ballardini che a fatica riescono a limitarlo. L’azione che porta al rigore poi sprecato da Milito, Kovacic se ne va in mezzo a 3 giocatori bolognesi creando così quella superiorità numerica che all’Inter manca costantemente quando attacca. A fine partita l’ennesimo dilemma: “e se fosse sceso in campo dal primo minuto?“
PALACIO 6 – Il Trenza fa tanto movimento ma sotto porta non è così lucido: ci prova da fuori con una conclusione che avrebbe meritato miglior sorte, così come avrebbe meritato di calciare quel rigore che poi consegna al compagno Milito.
ICARDI 7,5 [IL MIGLIORE]- La gara con il Bologna potrebbe passare alla storia per la consacrazione di Maurito che pronti via brucia Curci con un mancino da killer d’area e nella ripresa sigilla la doppietta con un destro micidiale finito all’incrocio. Salgono così a 6 i gol stagionali così come sale il rimpianto di aver avuto a disposizione Icardi per poco tempo e con una condizione fisica segnata dall’infortunio.
MILITO 5 – Poteva essere l’eroe della serata ma l’emozione ha tradito anche il Principe che dopo tempo immemore si presenta dagli 11 metri ma si fa ipnotizzare da Curci che si trova tra le mani un pallone calciato in maniera pessima.
MAZZARRI 5 – Non vuole parlare di sfortuna e lo fa a ragione veduta: 3 punti nelle ultime 4 gare non sono imputabili al destino avverso ma ad errori individuali grossolani che puntualmente influiscono sul risultato finale. La squadra però sembra sfiduciata e confusa e rispecchia lo stato d’animo ansioso probabilmente trasmesso dal tecnico livornese.