Pagelle, Inter-Dnipro 2-1: Handanovic da paura, Osvaldo che tempra! Angoscia Ranocchia
Pagelle Inter Dnipro: i voti dei nerazzurri
HANDANOVIC: 8 – La tua squadra perde 0-1 in casa e dal dischetto si presenta l’avversario per siglare lo 0-2 che può essere la mazzata finale, se sei un portiere normale soccombi, se ti chiami Samir Handanovic non ti scomponi e fai quello che hai sempre fatto in questa stagione: parare. Non contento compie miracoli a destra e a manca durante i vari assalti ucraini. E’ un valore aggiunto. ACCHIAPPARIGORI.
NAGATOMO: 5 – Non si capisce cosa gli sia successo ma, in questa stagione, non ne ha imbroccata una. Pasticcione in fase difensiva, assente in fase offensiva, si fa male e lascia il posto a Campagnaro. Sta facendo di tutto per dimostrare di non essere da Inter. SCELLERATO.
CAMPAGNARO (dal 37′): 6 – Entra in punta di piedi e fa il suo, difficile fare peggio del disastroso Nagatomo. Può ritagliarsi il suo spazio in questa competizione. QUADRATO.
RANOCCHIA: 4,5 – La difesa del primo tempo è l’esempio negativo da far vedere ai bambini che si apprestano a dare i primi calci al pallone. Sempre insicuro, sempre in affanno, si fa buttare fuori manco fosse l’ultimo degli sprovveduti. Paradossalmente la squadra si sveglia quando esce. Da un capitano si chiede di più, soprattutto nei momenti di difficoltà. INGENUO.
JUAN JESUS: 4,5 – Se fosse stato in panchina Mancini probabilmente sarebbe entrato in campo a tirargli le orecchie dopo il clamoroso errore che port al vantaggio ucraino. Vuole dribblare tutti, fare la giocata difficile quando gli si chiede semplicemente di fare il suo. Non si riprende affatto nel corso della partita, anzi, è una sofferenza continua. Urge strigliata. INDISCIPLINATO.
DODO’: 6- Primo tempo pessimo, sia in fase difensiva che offensiva, secondo tempo con più intraprendenza e coraggio, ma non era difficile. Ancora troppo timido nell’arco dei novanta minuti. ALTALENANTE.
MEDEL: 5 – Inconsistente, la sua diga si sgretola al fischio d’inizio e non riesce a rimettere su nemmeno un mattoncino per contrastare gli avversari. A corto di fiato e con poca cattiveria, il cileno avrebbe forse bisogno di riprendersi un po’. Altra prova sottotono. LEGGERO.
KUZMANOVIC: 7 – Un gol che raddrizza una partita, un atteggiamento da leader di un centrocampo che dorme. Il serbo gioca una partita di cuore, la piazza tra una selva di gamba e pareggia i conti in un momento cruciale, mette dentro buoni palloni e lotta. Dopo la buona prestazione del derby, una conferma: lui c’è, gli altri? POSITIVO
GUARIN: 6 – Ci mette tanto in termini di impegno e voglia ma come al solito finisce per strafare e per perdersi. Dopo un primo tempo passato nell’ombra, si scuote nella ripresa, dove, con Osvaldo, mette in difficoltà gli avversari. Deve trovare maggiore continuità. GRINTA E CONFUSIONE.
HERNANES: 5,5 – D’accordo, l’assist del 2 a 1 è di vitale importanza ma prima di quel lampo è uno dei peggiori, assolutamente invisibile e surclassato dagli avversari. Problema di condizione, problema di testa? Fatto sta che il Profeta, su questi schermi, raramente si è visto. SPENTO.
OBI (dal 61′): 6 – Aiuta a contrastare le avanzate avversarie con disciplina. ATTENTO.
ICARDI: 5 – In grande difficoltà per tutti i minuti in cui ha l’occasione di stare in campo. Non a suo agio nel 4-3-3 disegnato da Mancini, non tocca e non vede un pallone. Così decentrato soffre maledettamente. FANTASMA.
ANDREOLLI (dal 55′): 6 – Entra in un momento di fuoco e se la cava bene, forse meriterebbe più spazio visto che la concorrenza latita che è un piacere. Soffre naturalmente insieme alla squadra in dieci. UMILE.
OSVALDO: 7,5 – Signori e Signore, è tornato Daniel Pablo Osvaldo. Dopo un primo tempo passato a sonnecchiare, come tutta la squadra, lo spogliatoio deve essere stato determinante e l’italo-argentino entra come una furia. Segna con un bel diagonale il gol del 2-1, che decide il match, nel momento di maggiore difficoltà, con la squadra in 10. Lo marcano in dieci ma lui fa rifiatare i compagni in maniera preziosa. Straordinario anche in fase difensiva con un recupero da applausi. Che dire, Osvaldo. LOTTATORE.
NUCIARI: 6 – Mamma mia che esordio sulla panchina dell’Inter, i suoi ragazzi gli fanno venire i sorci verdi e il buon Giulio deve aver perso dai 5 ai 7 kg dopo questa partita. Il risultato è quello che conta, Inter qualificata e tanti saluti a tutti. Urge una settimana di ferie in Tibet. ANGOSCIATO.