Pagelle, Inter-Genoa 2-0: Alvarez in forma smagliante, Campagnaro leader a tutto campo
HANDANOVIC: 6 – Samir non crede quasi ai suoi occhi, mai impegnato per tutto l’arco della partita, quando la scorsa stagione doveva sbrogliare quattro cinque matasse pesanti a partite. Unico brivido l’uscita su Kucka. STUPITO.
JUAN: 6,5 – A volte si fa prendere troppo dalla foga e non ragiona ma nel complesso si dimostra sicuro soprattutto negli anticipi. E’ l’anno della sua consacrazione, non può fallire. SOLIDO
RANOCCHIA: 6,5 – Bene la prima, sicuro in fase difensiva e molto pericoloso in fase offensiva, da uomo mercato può diventare pedina preziosa di questo campionato. Dopo l’uscita del Cuchu ha anche la soddisfazione della fascia da capitano. PERICOLOSO
CAMPAGNARO: 7 – Leader assoluto di questa Inter, l’aveva dimostrato anche nelle partite precedenti, la difesa a tre è suo terreno, non molla mai un centimetro. Lo trovi sempre puntuale in difesa ma anche sulla mediana e tavolta ad offendere, assoluto riferimento per Walter Mazzarri. GRINTA ALLO STATO PURO.
JONATHAN: 6,5 – Che nota lieta il brasiliano! Mazzarri ha lavorato molto su di lui e i risultati si vedono, soprattutto nel primo tempo dove ha gamba e volontà. E’ pericoloso in più di un’occasione ma ancora una volta si perde in un bicchier d’acqua quando si lascia scappare Kucka nell’unica occasione genoana. RISORTO.
NAGATOMO: 6,5 – Mezzo voto in più per il goal che di fatto decide la partita, Jonathan dall’altro lato crea più del giapponese che ha sicuramente i mezzi e la corsa per fare di più. SUSHI E GOAL.
GUARIN: 6,5 – Nel primo tempo si limita al compitino come un giocatore qualunque, nel secondo si ricorda di essere Guarin e di poter spaccare il mondo e le differenze si vedono eccome, quando parte palla al piede spacca le difese. KONAN.
CAMBIASSO: 6 – Buona gamba e punto di riferimento del centrocampo, ancora non ha la corsa dei tempi migliori ma dimostra solidità e voglia di crescere. PILASTRO.
KOVACIC (26′ st): 6,5 – Entra e il registro cambia, dolcezza nel tocco palla, velocità spiazzante, classe e fantasia allo stato puro. IL FUTURO.
KUZMANOVIC: 5,5 – L’unica nota non proprio positiva della partita nerazzurra: troppo lento nelle ripartenze, spesso avulso da un contesto di gioco abbastanza armonioso, non sembra essersi integrato negli schemi mazzarriani. RIMANDATO.
ICARDI (dal 7′ st): 6 – La sua presenza si fa sentire subito, colpo di testa debole parato da Perin e colpo di testa perfetto su angolo che si stampa sulla traversa, può diventare davvero prezioso per questa Inter, soprattutto se si comincia a giocare bene sulle corsie laterali… SFORTUNATO.
ALVAREZ: 7 – Vi ricordate il Ricky Alvarez lento e svogliato al suo arrivo in nerazzurro, quello che perdeva un pallone e rimaneva come un pesce lesso a guardare l’azione proseguire? Riuscite a riconoscerlo in questa partita, dove perde pochi palloni, crea, fa sempre la cosa giusta al momento giusto e rincorre avversari, palloni e anche i magazzinieri? Si ha come l’impressione che Mazzarri voglia compiere il suo più grande prodigio su di lui. Chi ben comincia è a metà dell’opera. IN FORMA SMAGLIANTE.
PALACIO: 6,5 – Si muove tanto ma nel primo tempo è troppo isolato, con Icardi accanto cresce e puntualmente arriva il gol. LUCIDO.
TAIDER (dal 40′ st): sv
MAZZARRI: 7 – Si vede a fine partita che è soddisfatto del lavoro fino ad ora fatto, la squadra corre fino all’ultimo secondo e seppur ci sia ancora troppa confusione, soprattutto in avanti, si scorgono i primi segnali della tipica squadra mazzarriana: gioco sulle fasce, con un Jonathan rinato, corsa sempre e comunque, anche e soprattutto quando si perde un pallone e solidità difensiva. Buon inizio. SUL PEZZO.