Pagelle, Inter-Rubin Kazan 2-2: disperazione Jonathan, Nagatomo salvatore della patria
HANDANOVIC: 7 – Non smentisce la fama di pararigori anche se stavolta respinge corto e i difensori si fanno colpevolmente anticipare. Bravo su un’uscita a tu per tu con l’attaccante dove colpisce pieno il pallone, è incolpevole sul secondo gol.
SAMUEL: 5 – Fuori condizione, lontanissimo dai suoi livelli e sempre fuori posizione, un Samuel così è irriconoscibile, viene anche beccato da San Siro per i suoi errori. Sul secondo gol è troppo alto e lascia un buco imperdonabile. Rimandato, speriamo ad ottobre…
RANOCCHIA: 6 – Fino al secondo gol dei russi la sua partita è da sette perchè da solo regge l’intera difesa, vista la disastrosa prestazione di Samuel, bravo ed elegante in più di un’occasione dove sbroglia matasse tutt’altro che facile, soprattutto sul bravo Rondon, poi palesa le solite difficoltà in velocità e Rondon lo supera impietosamente.
JONATHAN: 4 – L’intervento con cui atterra in area di rigore l’attaccante del Rubin è una di quelle cose che si vedono nei campi della parrocchia o che si leggono nel manuale del “cosa non deve fare un calciatore” ma…fosse solo quello… non ne azzecca una nè in fase propositiva nè in fase offensiva, si fa uccellare costantemente dall’avversario diretto e ci mette due anni a tirare a tu per tu col portiere. Ricordate Maicon su quella fascia? Ecco, dimenticatelo perchè la realtà attuale è ben diversa…
GUARIN (dal 1′ st): 6 – Inutile dire che con lui in mezzo al campo la musica cambia, recupera alcuni preziosi palloni, ma è meno lucido di altre volte, soprattutto nell’ultimo passaggio. Prova il gol su punizione ma senza fortuna.
NAGATOMO: 7 – Un abisso rispetto allo spaesato Jonathan, la sua velocità è preziosa anche se spesso latita in fase difensiva, poi nel finale suona la carica, inizia l’azione che poi porterà al suo gol, al volo, da cecchino, gol pesante che permette ai nerazzurri di limitare i danni in una serata storta.
CAMBIASSO: 6,5 – Il primo gol è in gran parte merito suo, perchè sulla splendida intuizione di Cassano lui risponde presente, manda a passeggio il portiere e mette una bella palla al centro per Livaja, nella ripresa spesso funge da attaccante aggiunto, provando a suonare la carica per la vittoria.
GARGANO: 5,5 – Non basta per la sufficienza la tanta corsa che mette per tutta la partita perchè a questa si aggiunge una scarsa lucidità in certi frangenti e alcuni errori in fase di passaggio. Cala nel secondo tempo.
ZANETTI: 6 – Turnover per tutti tranne per il Capitano che fornisce l’ennesima prestazione ordinata e piena di grinta, che fortuna averlo in campo, soprattutto quando Jonathan rimane negli spogliatoi e si sposta dal centrocampo alla difesa, averne di giocatori così duttili…
COUTINHO: 5,5 – Ha i numeri del fuoriclasse, come alcune serpentine che divertono i tifosi ma si perde sempre nell’ultimo tocco o nel tiro, dove è troppo impreciso per un giocatore della sua classe. Se riuscisse ad essere anche cinico e preciso avrebbe pochi rivali, all’Inter e in Europa, deve capirlo lui e l’Inter, ha bisogno di continuità.
CASSANO: 6,5 – Cresce ogni giorno di più, la condizione aumenta tanto da permettergli anche alcuni ripiegamenti difensivi da applausi, poi c’è la solita fantasia, il talento a disposizione della squadra, come nel primo gol. Giocatore di cui non si può fare a meno a questi livelli.
PEREIRA (dal 22′ st): sv
LIVAJA: 6,5 – Lanciato per la prima volta dal primo minuto, non paga l’emozione e appare subito determinato a dimostrare che lui l’Inter se la merita, il ruolo di vice-Milito pesa ma lui si muove bene, segna un bel gol anticipando di testa ben tre avversari e dimostra nonostante non sia un gigante, grande capacità nel gioco aereo. Altre due grandi occasioni non sfruttate, ma le basi ci sono.
MILITO (dal 16′ st): 6,5 – Il suo peso offensivo si fa sentire da subito, i suoi movimenti spesso sorprendono la retroguardia russa. Oggi veste i panni di assistman servendo una palla con scritto spingimi in rete a Nagatomo.
STRAMACCIONI: 6 – Le seconde scelte sono anni luce lontane dalle prime, lui prova a dare fiducia anche a chi gioca di meno ma stavolt anon gli va bene, ad eccezione dell’esperimento Livaja, unica vera nota positiva della serata.