Il pagellone di fine stagione: tanta mediocrità, Mancini bocciato
Il pagellone di fine stagione 2015/2016 dell'Inter, tutti i voti e tutti i giudizi sull'annata e su i suoi protagonisti, da Mancini a Icardi passando per Jovetić e Kondogbia, senza dimenticare qualche desaparecido disperso a gennaioÉDER
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Sarebbe fin troppo facile infierire sull’italo-brasiliano, siamo onesti. Dodici gol nella prima parte della stagione con la maglia della Sampdoria contro l’unico, striminzito, segnato con quella dell’Inter rappresentano un confronto visibilmente impietoso tra la qualità espressa dal giocatore nella prima metà d’anno rispetto a quella fatta vedere nella seconda. Ma, ancora una volta, le cifre non dicono tutto perché l’idea dello spaesamento totale che ha dato Éder giocando per il Biscione non viene resa al meglio da nessuna statistica: più pesce fuor d’acqua che attaccante, l’ex Sampdoria non s’è inserito nel peraltro rachitico spartito manciniano e ha concluso la stagione addirittura da subentrante dopo essere stato annunciato a gennaio come: «L’uomo che ci darà una mano in fase offensiva, visto che ha già fatto tanti gol». Del resto, quanto suona sarcastica questa frase, ripensandoci oggi?