Pagelle, Lecce-Inter 1-0: Maicon non pervenuto, Yuto l’ultimo ad arrendersi
JULIO CESAR: 6,5 – E’ l’ultimo ad arrendersi con un superlativo intervento su Muriel che tiene in corsa le speranze di pareggio nerazzurre. Si ripete su Di Michele allo scadere.
SAMUEL: 5 – Colpevole sul gol di Giacomazzi che decide la partita, Muriel lo brucia in velocità abbastanza facilmente. Benassi gli nega la gioa di un gol che sarebbe stato importantissimo.
LUCIO: 5 – Giornata di libertà per il brasiliano, che si trova spesso nella metà campo avversaria, il problema è che manca nella “sua” metà campo nel momento decisivo quando lascia solo Giacomazzi in collaborazione con Samuel. Deve crescere nell’approccio mentale contro le piccole squadre.
MAICON: 4,5 – La prestazione di oggi e quella contro il Napoli di Coppa Italia rappresentano forse due delle peggiori apparizioni del colosso brasiliano che di colossale non ha dimostrato proprio nulla. Timido, sembra piccolo piccolo su quella fascia, non punta mai un uomo come se di fronte avesse J.Zanetti e si accontenta di ripiegare sul compagno più vicino. In una sola parola: preoccupante.
NAGATOMO: 6,5 – Il migliore nell’Inter di oggi: disciplinato in fase difensiva quando di fronte ha un Cuadrado scatenato, propositivo con la sua velocità in fase offensiva. Visto il Maicon di oggi spetta a lui dare la scossa.
OBI: 5,5- Primo tempo abbastanza positivo, secondo tempo da assente ingiustificato. Dimostra la solita grande corsa ma anche le solite scarse idee.
ZARATE (dal 73′): 4 – Viene da dire che se queste sono le soluzioni per cambiare la partita, tanto vale rimanere con gli stessi undici fino a fine gara. Gli si chiede di andare sul fondo e crossare, magari di puntare l’uomo ogni tanto e lui rispettivamente sbaglia tutti i cross mandandoli comodi comodi verso le mani del portiere e poi non supera un uomo neanche per sbaglio. I tifosi della Lazio sicuramente non lo stanno rimpiangendo. Irritante.
ZANETTI: 6 – Meno brillante magari di altre volte ma in un centrocampo allo sbando lui almeno fa il suo.
CAMBIASSO: 5,5 – A parte quel colpo di testa su cui avrebbe potuto far molto meglio davanti alla porta, l’impressione è che la sua presenza in mezzo al campo si senta di meno rispetto al passato. Forse è fisiologico e un pò di riposo non guasterebbe ma chi lo sostituirebbe?
SNEIJDER: 6 – La presenza del fantasista olandese, l’unico in grado di lanci lunghi millimetrici, di aperture improvvise, di scambi veloci, è sempre un vantaggio. Un buon primo tempo che non è sufficiente però per disputare anche il secondo. Deve evitare certi nervosismi che possono costare caro.
ALVAREZ (dal 45′ st): 5,5 – Ranieri lo lancia in campo per sostituire Sneijder ma l’argentino a parte un possesso palla sterile non incide, prova la conclusione senza troppa convinzione, doveva accendere la luce e invece ha contribuito a spegnerla ancor di più.
PAZZINI: 5,5 – L’impegno c’è, come sempre, sente molto la partita e lo dimostra con un vaffa a Sneijder, però quando ha quei pochi palloni a disposizione si perde sempre o nell’ultimo controllo o nella conclusione decisiva. A lui si chiede di essere un cecchino, ci prova negli ultimi minuti ma Benassi si supera.
MILITO: 6 – Difficile rimproverare qualcosa ad un giocatore che comunque svaria per il campo, si propone, appoeggia i compagni con le sue sponde. Non riesce a sfruttare un regalo di Benassi ma da quella posizione fare gol era proibitivo.
RANIERI: 5 – Tante volte con i suoi cambi a gara in corso ha sbrogliato partite molto complicate, ma stavolta prende un clamoroso abbaglio lasciando in panchina Sneijder nel secondo tempo. L’olandese infatti non aveva demeritato e visto lo svantaggio si doveva osare.