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Manchester City-Inter 0-0, le pagelle: Acerbi chiude tutto, Barella sontuoso

Inizia con un ottimo pari la nuova Champions League per l’Inter. All’Etihad Stadium, i nerazzurri giocano alla pari con il Manchester City, creando anche più di un presupposto per strappare il bottino pieno. Molto bravi gli uomini di Inzaghi a ridurre al minimo i rischi contro la corazzata di Guardiola.

Di seguito le pagelle di Passione Inter.

SOMMER 6,5 – Il colpo di testa di Haaland lo chiama alla prima parata della gara al 20′. Poi il norvegese lo spiazza, ma la palla fa la barba al palo. Sbaglia un rilancio, ma poi chiude con il corpo insieme a Calhanoglu su De Bruyne. Più lavoro nella ripresa: bravo a chiudere la porta Foden due volte, a Gvardiol e a Gundogan.

BISSECK 6.5 – Inizia con personalità (ma anche con una piccola leggerezza), dribblando De Bruyne nei pressi dell’area e partecipando anche alla manovra offensiva. Bella chiusura su Bernardo Silva in area. Cala leggermente nella ripresa a livello di intensità. Dal 74′ PAVARD 6 – Entra per attenuare la spinta sulla destra della squadra di Guardiola.

ACERBI 7 – Si francobolla subito ad Haaland, ma è bravo anche a limitare le sortite degli altri offensivi del Manchester City. Personalità anche in fase di possesso: lascia spesso la sua posizione per fornire una linea di passaggio comoda ai compagni. Strepitoso il muro su Grealish.

BASTONI 6 – Si occupa soprattutto di raddoppiare su Savinho. Meno propositivo del solito offensivamente, è importante per ripulire il possesso in uscita. Compie un paio di ottimi anticipi in area, ma perde anche due palle sanguinose, che concedono occasioni pericolose.

DARMIAN 6 – Pronto a dare man forte a Bisseck, ma viene messo sotto pressione soprattutto da Grealish. Cerca la porta da posizione defilata, su un rinvio sbagliato di Ederson, poi si divora un’occasione clamorosa in avvio di ripresa, cercando l’assist invece del tiro. Dal 74′ DUMFRIES 6 – Subito una sgroppata sulla destra con cross pericoloso.

BARELLA 7.5 – Fascia da capitano al braccio e gara di grande personalità. Lavora tanto in entrambe le fasi, è sontuoso nel chiudere ogni spazio ed è bravo a muoversi tra le linee per dare uno sbocco dietro la linea di pressione dei Citizens. Gioca alla pari con Rodri e questo la dice lunga sul livello della sua prestazione.

CALHANOGLU 7 – Non ha paura di prendere le redini del possesso per aggirare la pressione del City. Ci prova anche dalla distanza. Prezioso anche il suo lavoro in interdizione, nel quale si è ormai specializzato nella scorsa stagione. Esce con i crampi. Dall’82’ FRATTESI 6 – Dentro per lo stremato Calhanoglu.

ZIELINSKI 6.5 – Più sornione rispetto ai due compagni di reparto in avvio, sbaglia una palla potenzialmente sanguinosa in uscita. Si scuote alla mezz’ora, con una progressione palla al piede pregevole, che accende la sua gara. Dal 65′ MKHITARYAN 6 – Entra con grande lucidità, ma non riesce a convertire una buonissima opportunità all’altezza del dischetto.

CARLOS AUGUSTO 6.5 – In difesa, Savinho lo sollecita in più di un’occasione, ma se la cava. Prova a inserirsi con costanza per dare un riferimento ai compagni e arriva anche alla conclusione pericolosa nel finale di primo tempo. Meno martellante nella ripresa.

THURAM 6.5 – Riferimento offensivo costante per provare a far salire la squadra e ribaltare il campo. Cerca un paio di volte la conclusione, anche se non riesce a colpire bene. Prova a far sentire la sua presenza anche nella metà campo nerazzurra. Dal 65′ LAUTARO MARTINEZ 6 – Lavora di sponda per salire la squadra e arriva anche alla conclusione da posizione complessa.

TAREMI 6 – Lavora con intelligenza senza palla e si fa trovare bene dai compagni, ma non è preciso nelle sponde. Si riaccende nel finale di tempo, quando serve bene Carlos Augusto, per poi ripetersi con Darmian nei primi minuti del secondo tempo. Corre tantissimo per i compagni fino al 90′, e oltre.

INZAGHI 7 – Prima parte di gara alla pari, anche nel possesso, in casa di Guardiola. Niente male. Poi la sua squadra concede un po’ di campo, ma senza soffrire più del dovuto. Prestazione di grande compattezza e personalità anche nella ripresa. Negli ultimi minuti di gara perde terreno e si fa un po’ schiacciare, con un brivido finale.

Enrico Traini