Pagellone 2013: Palacio micidiale, Pereira agghiacciante. Jonathan e Alvarez rigenerati
di Claudio Colombrita
PORTIERI
HANDANOVIC: 7 – Indispensabile durante la stagione Stramaccioni, senza le sue parate l’Inter si sarebbe inabissata ancora di più, un po’ in calo nell’ultimo scorcio di stagione con papere non degne del suo nome. SARACINESCA.
CARRIZO: 5,5 – Chiamato poco in causa, non da mai la sensazione di sicurezza al 100%, alterna belle parate e topiche clamorose. ALTALENANTE.
CASTELLAZZI – BELEC: sv
DIFENSORI
JONATHAN: 6,5 – Il suo voto è una media tra due giudizi totalmente all’opposto: scellerato e negativo durante l’era Stramaccioni, dove collezionava solo fischi e insulti, rigenerato e giocatore vero con Mazzarri. L’esempio lampante di come a volte, per un giocatore, conti più la testa che i piedi. RIGENERATO
JUAN: 5,5 – All’inizio della sua avventura nerazzurra aveva stupito tutti per maturità e solidità, poi un costante calando condito da alcuni errori e da troppa irruenza, le potenzialità ci sono ma non le ha ancora tirate fuori e registrate. DIAMANTE GREZZO.
SAMUEL: 6 – Gioca poco perchè ormai i suoi muscoli sono fragili e logorati dai tanti infortuni ma quando scende in campo sembra ancora il più siucro del reparto. VECCHIO VOLPONE.
RANOCCHIA: 5 – Disastroso con Stramaccioni, negativo con Mazzarri, un giocatore che non c’è proprio con la testa e sembra aver smarrito la sicurezza di un tempo. SCELLERATO.
PEREIRA: 4 – Al pari di Gresko e pochi altri, arrivato per ben 11 milioni di euro (non è uno scherzo), riesce a subire ben più di 11 milioni di insulti dai tifosi nerazzurri. FERMATELO.
CHIVU: sv – E’ ancora stipendiato dall’Inter ma alzi la mano chi lo ha visto più? CHI L’HA VISTO.
SILVESTRE: 4,5 – Una meteora, per giunta scarsa. DISASTRO.
NAGATOMO: 6,5 – Un giocatore prezioso per il suo dinamismo e per il suo lavoro sulla fascia, cresciuto molto con Mazzarri. Deve fare il salto di qualità in fase difensiva. TROTTOLINO NIPPONICO.
CAMPAGNARO: 6,5 – Partito alla grande, solido e roccioso più che mai e guida assoluta di una difesa imperforabile, si è un po’ perso dopo l’infortunio. Rimane comunque indispensabile per questa Inter. SOLIDO.
ZANETTI: 7 – Il crac ad Aprile e lo rivedi giocare a dicembre, recupero record a 40 anni, forza e tenacia in campo e fuori. UOMO VERO.
ROLANDO: 7 – E’ quello che nell’ideale di tutti, forse anche di Mazzarri doveva essere riserva, invece si dimostra il più continuo nelle prestazioni. NOTA LIETA.
ANDREOLLI – WALLACE: sv
CENTROCAMPISTI
CAMBIASSO: 6 – Spento e lento nella scorsa stagione, tonico e rivitalizzato in quella corrente, calciatore ritrovato in mezzo al campo. E’ capitano e questa responsabilità lo galvanizza e gli permette di rendere al meglio. RITROVATO.
ALVAREZ: 6,5 – Una media fra la prima parte di stagione non proprio indimenticabile e l’inizio di questa stagione da assoluto protagonista. Trasformato e rivitalizzato da Mazzarri, ora si prende anche le sue responsabilità trascinando la squadra. TALENTO FINALMENTE COMPRESO.
KUZMANOVIC: 5 – Acquisto con poco senso, gioca poco e male, uniche due partite decenti i derby di Milano. INSUFFICIENTE.
GARGANO: 5 – Comincia bene nel 2012, disastroso nel 2013, viene rispedito al mittente senza troppi rimpianti. DIMENTICATO.
GUARIN: 6,5 – Lui e Palacio soli contro il mondo, sarà anche anarchico, a volte irritante con i suoi tiri ma una potenza come la sua è difficile da trovare. Può spaccare da solo una partita, deve solo credere più in se stesso per compiere l’ulteriore salto di qualità. GUERRIERO.
KOVACIC: 6 – Bene anche con Stramaccioni, ha difficoltà a trovare la sua collocazione in campo ma le sue qualità sono fuori discussione. GENIETTO.
SCHELOTTO: 4 – Lui e Pereira si contendono la palma del peggiore, il gol nel derby aveva illuso, le altre partite hanno purtroppo svelato la sua vera dimensione. SCIAGURA.
TAIDER: 5,5 – Acquisto che nulla ha dato a questa Inter, corre tanto ma è troppo discontinuo per questi livelli. Deve e può crescere.
MUDINGAYI- OBI- OLSEN – MARIGA: sv
STANKOVIC: sv – Una grande standing oviation simbolica per un campione che ha dato tanto all’Inter. DRAGO.
ATTACCANTI
PALACIO: 8 – Decisamente il migliore, alla fine dell’anno sono 24 i gol messi a segno, regge da solo il peso dell’attacco nerazzurro. Prima o seconda punta poco importa, lui c’è sempre, il gol nel derby impreziosisce un 2013 da incorniciare, sarà prezioso anche per la Nazionale Argentina. MICIDIALE.
CASSANO: 6,5 – Tante buone cose, assist e gol, nonostante la forma fisica precaria: il suo rapporto con l’Inter termina forse un po’ troppo presto per lui e per la squadra nerazzurra. GENIO E SREGOLATEZZA.
MILITO: 6,5 – Gioca pochissimo ma quando lo fa è decisivo, 2013 da incubo in quanto ad infortuni. SFIGATO AL CUBO.
ROCCHI: 6 – Chiamato in situazione di grande emergenza fa il suo rapportato all’età e alla forma fisica. GENEROSO.
ICARDI: 6,5 – In rapporto a quanto gioca, causa infortuni, ha una buona media gol, è un attaccante che può e sa fare la differenza, vedi gol con la Juve. Deve stare attento a non perdere la testa e deve mantenere i piedi per terra senza farsi distrarre. CECCHINO.
BELFODIL: 5,5 – Lo scambio con Cassano è sanguinoso anche alla luce delle sue poche prestazioni, discontinuo e mai decisivo. INCOMPIUTO.
ALLENATORI
STRAMACCIONI: 5 – Sei mesi da incubo dove la sua Inter precipita nei meandri più oscuri della classifica, la colpa non è solo sua ma lui non si dimostra all’altezza della situazione. BRUCIATO.
MAZZARRI: 7 – Ha praticamente la stessa squadra dell’anno scorso ma è riuscito a compiere un mezzo miracolo. Partito col botto, si è perso strada facendo in mezzo a qualche infortunio di troppo e a qualche problema che è riemerso, tuttavia basti vedere le motivazioni che ha dato ad alcuni giocatori e alla squadra per capire quanto ci sia la sua mano in questa Inter. MOTIVATORE.