Palacio, il Top Player invisibile: poca apparenza, moltissima sostanza
Le nostre pagelle di Inter-Verona lo hanno premiato MVP con un aggettivo talmente assoluto da non lasciare spazio ad appelli o repliche: Insostituibile. Non ha la cresta bensì il codino e sui giornali ci finisce solo quando deve far parlare il campo, senza ambiguità da rotocalco o gossip da giornaletto scandalistico e l’importanza che ha oggi per l’Inter rende i 10,5 milioni di Euro spesi per lui una cosa che fa quasi sorridere. Rodrigo Palacio oggi è il giocatore su cui verte tutto il progetto tecnico di Mazzarri, un attaccante moderno che unisce intelligenza tattica, sacrificio e fiuto del gol sotto un unico profilo, attraverso il quale si gioca con i più accreditati Tevez ed Higuain una maglia da titolare con la sua nazionale nella rassegna iridata della prossima estate.
Il modulo a una punta ha fatto storcere più di un naso, ma se la punta è lui diventa possibile essere il miglior attacco della Serie A in coabitazione con la Roma capolista: El Trenza è una vera e propria sentenza negli ultimi 16 metri, con la stessa naturalezza riesce a segnare di rapina ed a servire assist al bacio ai compagni a rimorchio per poi trovarlo poco dopo a farsi il lavoro sporco e sfiancante della prima punta che svaria su tutto il fronte e mette da solo in apprensione un’intera difesa. Delle 9 partite finora giocate, Palacio ha “toppato” solo il match con la Roma più per i limiti della squadra che per suo demerito, andando invece a timbrare con 6 segnature il suo ruolino personale in campionato. Per Walter Mazzarri è imprescindibile al punto che, per sua stessa ammissione nella conferenza post Inter-Verona, non avrebbe alcun dubbio a schierarlo in tandem con Milito se avesse a disposizione entrambi. Non avrà la cresta, non sarà mediatico, non sarà decantato come un top player da molti ma questo è Palacio: poche chiacchere, tantissime risposte sul campo. E allora lunga vita al Trenza, in attesa che arrivi il rinnovo di contratto.