Palacio senza limiti: “Voglio segnare tanto e vincere lo scudetto. E se arriva Lavezzi…”
Da poche ore è diventato un giocatore dell’Inter, ma Rodrigo Palacio pare essere già entrato pienamente nella mentalità nerazzurra e non vede l’ora di dare il suo contributo alla sua nuova squadra per raggiungere traguardi importanti. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport l’argentino così si è espresso su diverse questioni attinenti alla nuova avventura che lo attende in maglia nerazzurra.
Innanzitutto l’emozione di aver avuto i primi contatti con Moratti, Strama e alcuni dei suoi nuovi compagni:”Mi ha molto colpito la stretta di mano con il presidente Massimo Moratti. Mi ha dato il benvenuto, ma soprattutto mi ha fatto subito sentire a mio agio. Stramaccioni è stato molto carino a chiamarmi dall’Indonesia. Anche Pupi Zanetti mi ha mandato un sms, mentre Diego Milito mi ha telefonato per dirmi in bocca al lupo. E’ una sensazione bellissima, sentire tutti così vicini ti fa sentire a casa. Sembra di stare in famiglia: un ambiente semplice che mi piace molto“.
Di certo Palacio non ha voglia di sprecare l’occasione più importante della sua carriera: “La grande occasione mi arriva in piena maturità. Meno male che l’affare è stato chiuso subito, così vado in vacanza più tranquillo e tornerò carico per una grande stagione, magari condita dallo scudetto. Non mi pongo limiti, ma non chiedetemi quanti gol segnerò. Piuttosto farò di tutto per conquistarmi un posto e mettermi al servizio della squadra fosse anche solo per gli assist“.
Inevitabile un parallelismo con Milito: “Chiederò a Diego qual è il suo segreto. Scherzi a parte, non è pensabile segnare tanti gol come lui, ma sicuramente mi darà una mano. Con il Genoa ho eguagliato il mio record, 19. Anzi, 21 con quelli in Coppa Italia. Ma è meglio non fare troppi calcoli“.
Con Lavezzi un attacco da sogno: “L’Inter avrebbe un attacco stellare. Per me sarebbe bellissimo giocare anche con il Pocho. Ho conosciuto anche lui nella Seleccìon, il nostro rapporto è eccellente. Speriamo proprio che venga anche lui a Milano e non vada a Parigi. Sono curioso di conoscere i nuovi compagni: ce ne sono tanti bravi, compreso Pazzini che a Genova ho visto da vicino”.
Una battuta su Silvestre, seguito dall’Inter: “Con Matias ho giocato nel Boca, è un difensore molto forte e credo che sarebbe un ottimo acquisto“.
Ecco poi la storia della sua famosa treccina: “Avevo 18 anni quando decisi di tagliarmi i capelli corti lasciando solo la treccia. Poi col tempo è diventato il mio segno distintivo. Ora per tanti sono “Trenza”. Ma io sono Rodrigo, preferisco che mi chiamino così. Quella con Zanetti è stata una battuta. Ho già pagato l mio debito con i tifosi del Genoa, ora non la accorcio più“.
Poi il ricordo della sua esperienza al Genoa e un pensiero alla nuova vita che attende lui e la sua famiglia a Milano: “Sono stati tre anni bellissimi, molto utili per ambientarmi in Italia e nel difficile campionato italiano. Ora sono curioso di conoscere Milano. Mi piacerebbe vivere in centro: deciderò insieme a Wendy, la mia compagna, quale sarà la soluzione migliore anche per Juana, la nostra piccola“.
E in programma c’è anche il famoso e immancabile asado coi nuovi compagni di squadra argentini: “Lo faremo quanto prima. Per noi argentini è un rito. Non credo che mancheranno neanche Samuel e Cambiasso: anche al Cuchu mi lega una lunga amicizia. Sono le occasioni migliori per costruire un grande gruppo“.