Palermo-Inter, Mancini a Mediaset Premium: “Grande sfortuna stasera, stiamo cercando il miglior modulo. Kondogbia? Vi spiego perché l’ho tolto”
Le parole e le dichiarazioni post Palermo-Inter di Roberto Mancini a Mediaset Premium, tra il rammarico per il risultato finale, la ricerca del modulo e la sostituzione di KondogbiaIntervistato dal parco opinionisti di Mediaset Premium, Roberto Mancini ha risposto a parecchie domande che gli sono state poste dallo studio, partendo dalla partita di stasera fino ad arrivare all’astinenza da gol di Icardi o al miglior modulo possibile per la sua Inter: «Il Palermo ci ha messo un po’ in difficoltà all’inizio perché eravamo troppo lunghi e gli attaccanti erano troppo distanti dai centrocampisti quindi abbiamo sofferto, sia a livello offensivo sia a livello difensivo. Poi, nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, Jovetić è venuto a giocare tra le linee come poi ha fatto anche nel secondo tempo e infatti siamo andati molto meglio. Siamo stati un po’ sfortunati sull’episodio del calcio d’angolo [che ha portato al gol del pareggio, NdR] così come siamo stati sfortunatissimi in occasione dell’espulsione che ci ha lasciato in dieci. Icardi? Sta passando un momento che capita a tutti gli attaccanti, succede che si abbiano fasi in cui si segna molto e fasi in cui non si segna. L’importante è che lui stia tranquillo e partecipi alla manovra, perché un attaccante – anche se non fa gol – può sempre essere utile in altre situazioni, dunque deve solo stare tranquillo perché queste sono cose che capitano a tutti», ha esordito il tecnico nerazzurro rispondendo alle prime due domande.
«Considerando le cinque vittorie d’inizio stagione siamo ancora in testa alla classifica e il pareggio di stasera non ci lascia soddisfattissimi perché volevamo cercare di vincere questa partita e non ci siamo riusciti fino alla fine nonostante ci abbiamo provato seriamente. Icardi e Jovetić si cercano meno di Higuaín e Insigne? I napoletani giocano assieme da due o tre anni, Mauro e Stevan da sette partite quindi credo che i due azzurri si conoscano meglio e che i nostri debbano migliorare ancora l’intesa ma qua si torna a quel che dicevo all’inizio: gli attaccanti devono giocare con la squadra quando questa abbassa un po’ il baricentro, questo è valido in generale. Quando una punta sta fissa davanti è dura che riesca a prendere la palla e invece deve stare più vicina ai compagni, dialogare coi compagni di reparto perché anche quando una squadra gioca male, se gli attaccanti giocano insieme, si possono vincere ugualmente le partite. Sicuramente noi dobbiamo migliorare la nostra intesa là davanti e s’è visto anche oggi nonostante abbiamo giocato con due terzini molto offensivi; infatti abbiamo cercato di costruire delle palle gol e abbiamo in effetti creato anche diverse occasioni ma alla fine Icardi e Jovetić non hanno segnato. Ma devono solo stare tranquilli, perché sono bravi giocatori» ha spiegato Mancini quando gli è stato chiesto di un attacco nerazzurro piuttosto asfittico.
Subito dopo, il mister jesino viene interrogato su come mai l’uomo che ha cambiato la partita, Biabiany, non sia partito titolare: «Perché Biabiany non ha giocato dal primo minuto? Purtroppo lui non è ancora in grado di reggere una partita intera. Se avesse i 90’ nelle gambe giocherebbe lui perché quello è il suo ruolo… Purtroppo al momento ci dobbiamo ancora adattare con dei giocatori che magari non sono di ruolo, quindi io spero che al più presto riesca a mettere più minuti nelle gambe e nella mezz’ora o trentacinque minuti che ha giocato ha fatto cose molto buone, questo sicuramente. È un giocatore che sa bene quello che deve fare, sa attaccare lo spazio e sa anche fare gol. Purtroppo è stato fermo tanto tempo, qualcosa come un anno e mezzo, quindi per lui non è semplice. Un vice Icardi da inserire a partita in corso? Abbiamo giocatori in grado di farlo, anche lo stesso Perišić può fare quel ruolo, nel caso. Adesso abbiamo recuperato anche Ljajić che – oggi – chiaramente non poteva fare i 90 minuti perché ha avuto un problema muscolare nelle scorse settimane. Secondo me recuperando Adem e Biabiany, avendo a disposizione Perišić e senza dimenticare Palacio, che resta un grande attaccante, al momento siamo così e cerchiamo di fare del nostro meglio».
Il Mancio dedica infine le battute finali alla ricerca del modulo ideale, non ancora trovato, e alla sostituzione d Kondogbia con Biabiany, poi rivelatasi azzeccata: «Il modulo? Arriverà il momento in cui troveremo quello giusto, l’importante è che finché lo cerchiamo continuiamo a rimanere nella parte alta della classifica, purtroppo per ora è così, bisogna ancora capire con che modulo la squadra possa rendere al meglio e quale sia quello più adatto per noi perché anche adesso, provandone diversi, abbiamo visto che c’è sempre qualcosa che non va oche può andare meglio e dunque bisogna ancora trovare la situazione migliore. Kondogbia? L’ho tolto solo perché era ammonito e volevo sostituire anche Murillo perché avevano entrambi il cartellino giallo, solo per quello. Anche perché stava giocando bene… L’ho sostituito solo per via dell’ammonizione».