Palombo: “L’Inter è il massimo. Dell’occhiolino di Mourinho mi ricordo che…”
Il nuovo centrocampista interista Angelo Palombo è stato presentato ufficialmente ai tifosi durante la consueta conferenza stampa tenutasi ad Appiano Gentile. Ecco le sue emozioni e sensazioni sulla sua nuova avventura tutta nerazzurra, dove non manca qualche curioso aneddoto.
CHE SORPESA! – Palombo inizia cosi la sua conferenza stampa, rispondendo alle domande sul suo innaspettato trasferimento all’Inter: “È successo tutto all’ultimo. È stata un po’ una sorpresa, le prime sensazioni sono ancora meglio di quello che mi potessi aspettare, questa è una delle prime Società al mondo, sono felice. Giocare al Meazza è una sensazione bellissima, è il massimo. Ci sono state anche delle altre squadre che mi hanno cercato, approfitto per ringraziare queste persone della stima nei miei confronti. Poi uno fa delle scelte e penso che, con rispetto per le altre, l’Inter sia il massimo, per cui sono stato contento di accettare. Se mi aveva cercato anche il Milan? Assolutamente no“.
NAZIONALE – “Spero di poter riconquistare la Nazionale. Sono qui per migliorarmi e mettermi a disposizione dell’allenatore. Ringrazio la Società, il presidente Moratti e il tecnico, che mi hanno dato questa occasione. Sono entusiasta e cercherò di fare il meglio possibile, dimostrerò quello che valgo. So che da parte dell’Inter c’era stima nei miei confronti già da qualche anno e questo mi rende orgoglioso“.
MORATTI E COMPAGNI– “Il presidente mi ha colpito perché l’ho ringraziato per l’opportunità e lui mi ha detto ‘grazie a te’, un uomo come lui, del suo spessore, mi ha dato sicurezza, lo ringrazio davvero. Quanto ai compagni, sono stati tutti spettacolari, stanno cercando di farmi inserire subito nel gruppo. Un gruppo con il quale voglio vincere, al quale voglio dare il mio contributo, per migliorare ancora di più“.
INTER – “Noi ora viviamo di partita in partita e poi alla fine faremo i conti. Ora le altre hanno più punti e sono favorite, ma questa è una grande squadra e può succedere di tutto. In questo campionato sarà una lotta fino alla fine, visto che le partite sono molto aperte, con tutte le squadre. Penso che questa squadra lo spirito ce l’abbia ancora e bello forte. Ci sono dei campioni che hanno sempre fame, come ce l’avevano prima“.
PAZZINI E POLI – “È stato un piacere ritrovarli, ho anche chiesto loro qualche consiglio. Giampaolo qui all’Inter segna di meno? Forse rispetto a quando era alla Samp un pochino sta segnando meno ma gioca più per la squadra, crea spazi per gli attaccanti, fa un grandissimo lavoro, si stanca e magari poi non è facilissimo quando si arriva sotto porta. È uno degli attaccanti più forti che ci siano”.
SAMP – “Devo ringraziare tutti, soprattutto i tifosi doriani, che anche nelle difficoltà mi hanno fatto sentire uno di loro. Dieci anni è un pezzo di cuore e di vita. Quanto alla fine del rapporto con la Samp, ero molto amareggiato perché mi era stato detto più volte di non far parte del progetto e quindi ho dovuto prendere una strada diversa. Le nostre strade si sono divise per questo. Se fosse dipeso da me avrei finito la carriera alla Samp? Sì, anche perché poi questa cosa dell’Inter è venuta fuori all’ultimo momento e io alla famiglia Garrone sono riconoscente, mi hanno cresciuto come un figlio“.
PRECEDENTI – “Le partite con l’Inter sono sempre state belle, dal 3-2 con Recoba all’ultimo secondo a quelle di un anno e mezzo fa, tutte, sempre con rispetto e correttezza che ci vogliono nel mondo del calcio“.
OCCHIOLINO CON MOURINHO – “Mi ricordo, Milito mi aveva fatto un fallo a centrocampo, Mourinho mi aveva poi fatto l’occhiolino per dirmi che aveva capito che era stata una brutta entrata, c’era stato un bel cenno d’intesa. Penso che gli avesse fatto piacere che non avessi fatto sceneggiate. E poi Milito era così preoccupato che mi chiamò dieci volte“.
CHAMPIONS – “Una competizione con cui ho un conto ancora aperto, ho ancora negli occhi le immagini di quelle due partite giocate con la Samp… Una competizione che a parte appunto due gare con il Werder Brema ho sempre visto in tv, ora non vedo l’ora di essere in campo“.