Paolillo: ”Derby sarà combattuto. Conte mi ricorda Herrera, Lukaku sempre ammirato. Su San Siro e FFP…”
L'ex amministratore delegato nerazzurra elogia anche Marotta per la gestione del caso IcardiErnesto Paolillo, ex dirigente nerazzurro che ha rivestito il ruolo di amministratore delegato nell’era Moratti, è stato intervistato da Calciomercato.it in vista del derby in programma questa sera tra Milan e Inter a San Siro: ”Per esperienza dico che un derby non è mai sbilanciato. Può esserlo sulla carta, non nella realtà. Su questa gara influiscono molti fattori che fanno saltare ogni tipo di pronostico. Sarà un match molto combattuto perché i giocatori del Milan vogliono dimostare di essere all’altezza dell’Inter. Nessuno può permettersi di perdere”.
Il ricordo più bello: “Il 4 a 0 nella stagione del Triplete, con Mourinho in panchina. Per il calendario il Milan giocava in casa. A fine gara, Silvio Berlusconi andò nello spogliatoio dell’Inter per complimentarsi”.
L’Inter di Conte può vincere subito: “Credo che la conquista dello scudetto sia possibile perché mai come quest’anno l’Inter si è avvicinata alla Juventus. Ci sono stati innesti importanti e soprattutto è arrivato un allenatore che trasmette alla squadra la grande voglia di vincere. Conte è un trascinatore, il dodicesimo giocatore in campo. Se mi ricorda qualcuno? Herrera”.
La talpa e la notizia uscita: ‘‘Queste cose accadono, ma devono restare dentro lo spogliatoio. Comunque, secondo me queste liti sono un segno positivo, significa che la squadra non accetta la sconfitta”.
Da Icardi a Lukaku: “E’ stato un ottimo mercato, fatto con intelligenza. Ho sempre ammirato Lukaku. E’ un elemento che può cambiare l’Inter per il modo in cui gioca. La mossa vincente in passato fu l’acquisto di Eto’o e la cessione di Ibrahimovic. Entrambi campioni, ma il camerunese faceva più squadra, come lo stesso Lukaku rispetto a Icardi”.
La telenovela Icardi: “La vicenda è stata senza dubbio problematica per l’Inter, però quello che si è incartato è stato Icardi, mettendo in difficoltà se stesso e il club. Io credo che Marotta l’abbia gestita in maniera perfetta, considerata la complessità. E’ stato giusto che il giocatore uscisse dalla società”.
Il futuro di San Siro: “Siamo tutti legati a questo impianto, ma in questo calcio moderno moderno credo che San Siro sia un peso troppo oneroso, quindi sono per l’abbattimento. Le squadre hanno bisogno di un nuovo stadio”.
Il FFP: “Così com’è è impostato è evidente che dà più possibilità di spese a chi ha maggiori rivavi, cioè le grandi società. Secondo me andrebbe ricorretto sotto il profilo dei premi da dare ai nuovi investitori nel calcio. Chi acquista un club blasonato ma con problemi finanziari, non deve pagare gli errori del passato”.