La ripresa del campionato dopo il passaggio del ciclone Covid-19 non è ancora andata in porto, eppure le polemiche si stanno sprecando. Su tutti quella dell‘Inter, che dovendo recuperare la partita con la Sampdoria e giocare anche la semifinale di ritorno di Coppa Italia, sarebbe costretta ad un inizio enormemente fitto di impegni rispetto alla concorrenza.
Ecco perché era iniziata a circolare la voce di un possibile impiego per protesta della Primavera, come accaduto nello spareggio scudetto contro la Juventus nel 1960, dando modo così alla prima squadra di riposarsi per campionato ed Europa League.
Della questione ha parlato anche Ernesto Paolillo, ex amministratore delegato dell’Inter, ai microfoni di Radio Punto Nuovo: “Il calcio italiano ha bisogno di una scossa per riformarsi, di un vero proprio shock. Un atto deciso. Per questo io non manderei in campo la Primavera, gesto che riterrei offensivo, ma ritirerei proprio la squadra dalla competizione non facendola scendere in campo. Sarebbe un segnale forte e con un significato completamente diverso”.
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