Paolo Sousa: “L’Inter si sta avvicinando alla Juventus. Mercato e società: ecco cosa manca ai nerazzurri. Su Icardi e Joao Mario…”
Il club nerazzurro procede nel suo percorso di crescita per cercare di ridurre il più possibile il gap dalla società bianconeraPaolo Sousa, ex giocatore di Juventus e Inter, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport in vista del derby d’Italia in programma nella 15esima giornata di Serie A. Una sfida cruciale per i nerazzurri, chiamati alla prova del nove contro la capolista del campionato italiano.
La partita delle partite: “La metterei diversamente: mi pare di vedere che il calcio italiano si stia sforzando di migliorare, di proporre un gioco più offensivo, e questa partita può essere un segnale del cambiamento di approccio. A me piace il pragmatismo italiano del cercare anzitutto il risultato attraverso la ricchezza tattica, ma vent’anni fa tutti volevano giocare in A per la bellezza del suo calcio. E per me bellezza è difendersi bene, ma prima ancora esporsi per attaccare”.
L’anti Juve: “Non una sola. Il Napoli, la Roma, anche il Milan e sicuramente l’Inter: ha un leader esigente come Spalletti e la Champions le ha permesso investimenti per far crescere la rosa dal punto di vista fisico, tecnico, di esperienza e mentalità vincente”.
La forza di Suning: “Ho capito, allenando in Cina, che per loro investire nel calcio italiano, che lì è il più seguito, era un mezzo quasi obbligato per accrescere la sua potenza”.
La posta in palio: “Non per la Juve, molto di più per l’Inter: può convincerla di poter tenere, in 90’ e poi in tempi relativamente brevi, il passo della Juve. La rosa che sta costruendo è per camminare un po’ alla volta in questa direzione. Non è solo questione di tempo: devi cambiare il meno possibile, anche a livello di club e di chi, nel club, conduce il progetto sportivo. L’Inter negli anni ha cambiato tanto, non so se la scelta di Marotta sia mirata in questo senso”.
Cosa manca ai nerazzurri: “Un esterno forte, un cambiapartita: sinistro o destro, ma che salti l’uomo, rompa la pressione per andare fra le linee o a crossare. Perisic? Affidabile nelle due fasi: potenza, verticalità, calcio con i due piedi, può diventare anche una seconda punta. Ma l’esterno che dico io è più ‘puro’. Chiesa? Federico ha grande capacità esplosiva e l’uomo lo punta, sempre”.
Allegri o Spalletti: “Da allenatore ho sofferto di più Luciano: era più versatile nel decidere quale sistema di gioco usare, quanti giocatori destinare alle varie linee. La sua valorizzazione dei ragazzi che allena la vedo nella fase offensiva: con quella cercava di mettermi in difficoltà. Nelle partite contro Allegri eravamo sempre riusciti ad avere controllo nei cinque momenti che giudico fondamentali: organizzazione offensiva e difensiva, transizione a pallone perso e recuperato e calci da fermo. Però soffrimmo la capacità di fare la differenza dei suoi giocatori più forti”.
Le probabili mosse vincenti di Spalletti: “La novità di Allegri, che è stata di Guardiola, è chiedere agli esterni di andare molto in mezzo al campo: fino a farli anche diventare mezzali, come si è visto con Cuadrado e Bernardeschi, che così possono fare addirittura più male. Come dicevo prima, oggi Spalletti è meno imprevedibile: sa cambiare, ma cambia meno. Ha un anno di lavoro in più e i giocatori che ha chiesto: questo ti dà forza. Così ora la sua Inter è più stabile, con un’idea di calcio più chiara e dinamiche diverse soprattutto sulle fasce». Un esempio? «Vecino: mi sforzai per convincerlo lui non lo era di poter arrivareaun livello alto. Con Spalletti sta perfezionando l’occupazione degli spazi: ha gamba, corsa e ora la possibilità di arrivare in area più spesso, soprattutto da destra”.
Icardi è l’uomo in più: “Se mi piace? Molto, soprattutto vedere come interagisce con i compagni e gli avversari: per come sa capire i tempi di gioco e costruirsi quasi da solo le sue pallegol, gli spazi per finalizzare, è uno dei migliori centravanti del mondo“.
La rinascita di Joao Mario: “E’ cresciuto molto all’Europeo: difendendo come esterno, attaccando nei corridoi centrali. Gli manca l’ultimo step di maturazione, importante per il suo ruolo: aumentare il numero di gol e di assist”.
Tutte le news in tempo reale: iscriviti al canale telegram di Passioneinter.com
VIDEO – Lady Lautaro, tuffo hot e fisico strabiliante: il web impazza per lei