Handanovic: “Euforici e motivati”. Poi la stoccata a Icardi: “Anche se sei un grande giocatore, non ti è tutto permesso”
Il capitano è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Inter-LuganoSi terrà domani la prima amichevole dell’Inter, che alle 17:30 scenderà in campo contro il Lugano. Alla vigilia della partita, il capitano Samir Handanovic ha parlato in conferenza stampa, insieme al giocatore avversario Sabatini. Di seguito le sue dichiarazioni.
Subito un commento sul lavoro di Antonio Conte: “Il ritiro sta procedendo secondo i piani, si lavora tanto e c’è tanta fatica. Non mi stupisce il lavoro fatto con il mister, fra noi calciatori parliamo e sapevamo cosa ci aspettava. Noto una cosa, ovvero che i giocatori sono motivati”.
Queste le sue parole su Mauro Icardi e Radja Nainggolan: “La società è stata chiara, non c’è bisogno che aggiungo qualcosa. Loro due si allenano con noi, per il resto se la vedono con la dirigenza”.
Handanovic continua: “Il nostro percorso è cominciato due anni fa con Spalletti, oggi ci sono ottime basi su cui lavorare, al resto ci pensa la società. Ci sono tanti giocatori motivati, poi si vedrà”.
Sulle prospettive stagionali: “Non ci dobbiamo porre limiti, dobbiamo lavorare duro e sacrificarci. Secondo me lo spirito di sacrificio deve essere al primo posto. La nostra mente deve sempre andare alla vittoria“.
Handanovic continua parlando degli acquisti estivi: “I nuovi arrivati stanno andando benissimo, non c’è stato nessun problema. Ci conosceremo ancora di più col tempo, ci vuole la partita, le emozioni dei match per conoscersi meglio”.
Sul divario con le prime della classe: “In otto anni sono cambiate tre proprietà e tanti allenatori. Certe cose erano difficili. Il gap con le altre deve diminuire, dobbiamo giocarcela. Dobbiamo pensare in grande. L’estate è il momento delle chiacchiere. Al primo posto deve esserci spirito di sacrificio e diventare squadra”.
Il portiere parla anche della gara: “L’amichevole di domani col Lugano? Tutte le partite sono importanti, dobbiamo sempre giocare per vincere”.
Spazio ad un commento su cosa voglia dire indossare la fascia: “Sono orgoglioso di essere il capitano dell’Inter, ma il mio atteggiamento è sempre lo stesso. Il capitano si prende le responsabilità e parla quando deve parlare, cercando di essere giusto. Ci vogliono tanti capitani in squadra, non ne basta uno”.
Sui primi giorni di ritiro: “Si respira aria di euforia, ma l’atteggiamento non è cambiato molto. Vedo giocatori motivati”.
Il capitano continua: “L’Inter più forte degli ultimi anni? Sulla carta sì, ma poi si comincia a giocare. La difesa deve essere il nostro punto di forza. Chi ha vinto in Italia ha sempre preso meno gol”.
Sul passaggio alla difesa a tre: “Ci stiamo allenando così dietro. Non c’è ancora Godin ma stiamo lavorando su questo“.
Handanovic commenta il ritorno di Lele Oriali: “Siamo contenti. E’ una figura tra società e squadra. E’ qui perché vogliamo tornare ad avere certi valori che negli anni si sono persi. I giocatori hanno anche dei doveri, non si deve pensare che se sei un grande giocatore ti è tutto permesso. Col suo ritorno possiamo migliorare molto”.
Ancora sul ritorno dell’ex centrocampista: “Oriali è qui per riportare certi valori importanti e di disciplina. Per questo il suo ritorno è stato fondamentale”
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