Juan Jesus si racconta: “Sono felice di essere all’Inter, all’inizio tante difficoltà, ma poi grazie agli altri…”
Il numero 5 nerazzurro, è ormai da un po’ di tempo in Italia e all’Inter e ospite di una trasmissione televisiva brasiliana Quero ser jogador ha ripercorso il suo approdo a Milano, descrivendo le sue emozioni.
Questi i temi toccati dal difensore brasiliano:
DA PORTO ALEGRE A MILANO – “Io giocavo nell’Internacional e mi trovavo bene con tutta la squadra e l’ambiente, ma quando arrivò la proposta dell’Inter l’accettai al volo perché il progetto che mi avevano presentato rappresentava per me un futuro garantito. La prima volta che andai a Milano, faceva un freddo incredibile, non sapevo parlare, stavo seduto ad un ristorante e non riuscivo a capire il menu, non sapevo niente, non capivo niente, mi sentivo spaesato. Per fortuna mi hanno aiutato Thiago Motta, Julio Cesar, Maicon e Lucio. E’ grazie ai miei amici che ho imparato la lingua italiana”.
IL GIOCO – “Quando sono arrivato però non potevo giocare subito, ma dovevo aspettare 6 mesi in quanto extracomunitario, ma alla fine contro la Lazio Mister Stramaccioni mi fece giocare pochi minuti”.
NAZIONALE E INTER – “Nel 2012 fui convocato dal Brasile e dopo, una volta rientrato all’Inter, giocai sempre, praticamente tutte le partite. Sono stato il secondo giocatore che ha giocato di più. Dopo è andato tutto bene e nella passata stagione sono stato impiegato sempre, saltando solamente due match”.
IL RAPPORTO CON IL CLUB – “Personalmente ho confidenza con la dirigenza nerazzurra. Ma devo ringraziare il mio agente Roberto Calenda, che mi ha aiutato e sempre spiegato tutto a livello contrattuale”.
LA VITA IN ITALIA – “La vita in Italia mi piace molto. Insieme agli altri campionati europei, la Serie A ti permette di avere una grande visibilità in tutto il mondo. Ma io non mi posso rilassare perché devo sempre lavorare per crescere e migliorarmi”.