PARMA-INTER 2-0, le interviste – RANOCCHIA: “Preferisco stare nei piani alto a maggio. I fischi ci aiutano a crescere”
Parma-Inter interviste
In questo articolo tutte le parole del post partita di Parma-Inter.
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2-0 e tutti a casa. L’Inter lascia al “Tardini” punti preziosi e fa più di un passo indietro dal punto di vista del gioco.
Per commentare la disfatta di Parma il primo ad intervenire davanti le telecamere di Sky Sport è stato Walter Mazzarri: “Confusione in campo’ Non abbiamo fatto la partita che volevamo e ci siamo innervositi al loro gol. Il Parma è stato deciso e combattivo. Cambiando modulo, poi, è normale che manchi l’organizzazione precisa di quando si lavora con gli stessi uomini e con lo stesso modulo. Abbiamo avuto una grande chance con Kovacic e con Palacio, ma abbiamo difficoltà a fare gol. Giochiamo le partite sempre con gli stessi. Bisogna lavorare per ripartire e pensare già al Saint Etienne. Siamo entrati spavaldi in campo, forse troppo. Il gol subito ci ha disunito e sfiduciato perché siamo venuti qui convinti di fare una grande partita. Palacio in crisi realizzativa? Ha avuto un infortunio grave e non sta ancora benissimo. Purtroppo ho dovuto forzare anche Hernanes e dal punto di vista degli infortuni siamo in emergenza. Ci manca la continuità se vogliamo tornare al vertice. Dobbiamo migliorare la mentalità“.
Il secondo ad intervenire Andrea Ranocchia, ai microfoni di Premium Calcio: “Abbiamo fatto degli errori sul primo gol, poi loro si sono chiusi dietro, e nonostante un buon possesso palla non siamo riusciti a trovare il guizzo decisivo. Nella ripresa abbiamo provato a giocare a quattro dietro, siamo stati più offensivi ma abbiamo rischiato e alla fine abbiamo preso il 2-0. Io esterno? Nell’emergenza si fa questo e altro. Dietro si soffre di più quando si attacca in tanti, loro hanno fatto solo contropiede facendo due gol. La vittoria ci avrebbe garantito il terzo posto, ma preferisco stare nei piani alti a maggio, e lo avrei detto anche se avessimo vinto: una partita storta ci sta, perdere non dà gusto a nessuno, ma dobbiamo tornare a lavorare perché giovedì c’è una partita importante in Europa League“.
Si passa poi ad analizzare gli errori della squadra: “Quando prendi gol da condannare è tutta la squadra; diciamo che giocano sempre gli stessi perché siamo in emergenza, sono entrati anche due Primavera che però sono forti e si allenano da tempo con noi. Non deve essere un alibi; ci è mancato l’ultimo passaggio, ci sta“.
Chiosa finale sulla situazione mentale della squadra e sui fischi: “Il gap con quelle davanti è importante, ma abbiamo tanti ragazzi giovani di talento. In una big l’obbligo è vincere sempre, ma ci si arriva dopo un percorso. Giochiamo con tanti giovanissimi che hanno poca esperienza, ma la base per il futuro c’è, serve più continuità da parte di tutti. I fischi ci fanno crescere più rapidamente, secondo me. Io personalmente tiro fuori molto di più, così come gli altri. Con gli applausi è più facile giocare ma nei momenti più duri si forma il carattere mio e degli altri ragazzi giovani“.
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