Dopo l’ennesima sconfitta in Serie A, questa volta maturata contro il Monza per 0-1, diventa sempre più complesso provare ad analizzare e spiegare cosa stia succedendo all’Inter. In Champions League la squadra ha un piede in semifinale, dopo aver battuto 0-2 il Benfica al Da Luz. In campionato, invece, il piede lo ha già fuori dai primi 4 posti, dato che si trova ora al 5° e con un rendimento da retrocessione nell’ultimo mese abbondante.
Dagli studi di DAZN, una possibile spiegazione l’ha data Marco Parolo, ex giocatore della Lazio allenato, tra l’altro, proprio da Simone Inzaghi: “Sembra che società e allenatore non riescano a far pesare ai giocatori quello che è l’obiettivo in campionato. In Champions è facile accendersi per i giocatori, è una vetrina. Il giocatore è un’azienda individuale, in questo momento pensano solo a mettersi in mostra in Champions. Se non senti il senso di appartenenza, pensi solo a metterti in mostra per te stesso. Il giocatore è così. Il compito di società e allenatore è far pesare che sei l’Inter“.
L’impressione è che Parolo abbia centrato perfettamente uno dei problemi di questa Inter. Alla sua considerazione – condivisibile – rispetto al fatto che società e allenatore abbiano il compito di far pesare la maglia che si indossa, andrebbe però aggiunta un’altra cosa. NON È ACCETTABILE che i calciatori vengano sempre giustificati nel loro essere bisognosi di motivazione e carica. In nessuna squadra e per qualsiasi obiettivo si stia giocando.
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