PARTITE STORICHE: Lazio-Inter 0-3 1997/98
Complimenti a Roberto Frazzetto, il primo a indovinare la Partita Storica nel nostro gioco a indizi sulla pagina facebook passioneinter.com.
Il 1998 è l’anno dei Mondiali di calcio in Francia. Ma a Parigi l’aria inizia a profumare di pallone già dall’inizio di maggio, quando la capitale transalpina ospita la finale della Coppa Uefa. Al Parco dei Principi si affrontano due squadre italiane, giunte alla finale dopo aver percorso una stagione di alto livello anche nel campionato del Bel Paese: l’Inter, seconda in campionato alle spalle della Juve, e la Lazio, allenata da Sven Goran Eriksson.
SITUAZIONE – Gigi Simoni ha plasmato un’Inter estremamente pratica, capace di raggiungere il risultato senza offrire un gioco spumeggiante e con le fiammate di Ronaldo: sono passati dieci giorni dal rigore negatogli da Ceccarini, errore che ha spento definitivamente i sogni di gloria nerazzurri, ma acceso la speranza e la voglia di riscattarsi. La squadra di Eriksson è comunque ancora in costruzione e ha in sé diversi elementi che trionferanno già dall’anno successivo in Italia e in Europa. In Serie A i biancocelesti disputano una grande annata, ma le quattro sconfitte nelle ultime quattro partite pregiudicherà l’ingresso nell’Europa che conta: la loro consolazione si chiamerà Coppa Italia.
LE DUE SQUADRE – L’Inter scende in campo con un 4-4-2 vecchio stile. Pagliuca difende la porta, davanti a lui agiscono Colonnese, Fresi, Zanetti e il nigeriano West; a centrocampo Winter agisce sulla destra, Ze Elias sulla sinistra e Simeone e Djorkaeff centralmente; in avanti la scheggia Ronaldo e Zamorano. La Lazio invece schiera Marchegiani fra i pali, una linea a quattro composta da Favalli, Negro, Nesta e Grandoni, un centrocampo di grandissima qualità con Fuser, Venturin, Nedved e Jugovic, e il duo Casiraghi-Mancini in attacco. Le premesse ci sono tutte: sono le 20.30 e le squadre scendono sul rettangolo di gioco, emozionando 50.000 tifosi che non assistevano a partite così importanti in Europa da troppo tempo.
PRIMO TEMPO – L’Inter ha il suo tipico approccio alla partita, sorniona, attenta, ma sempre pronta a infliggere colpi dolorosi. Così dopo 4 minuti di studio Simeone lancia in maniera millimetrica uno scattante Zamorano. Il cileno batte in corsa di destro e fulmina Marchegiani in uscita. E’ l’1-0, e i trentamila cuori nerazzurri presenti sugli spalti battono sempre più forte. Il gol non può che giovare alla squadra di Simoni, che ora ha tutta l’opportunità di impostare la gara che desidera, chiudendo gli spazi e ripartendo in contropiede. Fuser prova a sfondare la retroguardia avversaria, ma non riesce nell’impresa. Al contrario è l’Inter a sfiorare il raddoppio, quando un cross arretrato di Zanetti dalla destra libera il tiro di Ronaldo: la palla impatta sull’incrocio dei pali. La Lazio prova a scuotersi ma ogni tentativo è vano, perché il muro interista tiene fino alla fine della frazione.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione vede la Lazio alla ricerca forsennata del pareggio, ma l’Inter è sempre attenta e pronta a colpire nelle ripartenze. Così la squadra di Roma concretamente non riesce a costruire, mentre i milanesi prima sfiorano il raddoppio con Zamorano, che in corsa centra il palo della porta biancoceleste, e poi lo trovano al 60′: punizione di Ronaldo dalla destra, sponda dell’attaccante cileno e sventola all’incrocio di capitan-futuro Zanetti. Il 2-0 spegne i sogni della Lazio, che in maniera molto timida si fa vedere dalle parti di Pagliuca con un colpo di testa di Gottardi e un bel tiro di Mancini, senza però cavarne nulla. Simoni allora fa entrare Moriero per sfruttare ancora meglio il contropiede. La mossa funziona, perché al minuto 70 l’ala destra imbecca il Fenomeno sul filo del fuorigioco: dopo un dribbling ubriacante, Marchegiani deve arrendersi e il 3-0 manda tutti a casa. C’è solo tempo per le espulsioni di West e Almeyda, poi l’Inter può festeggiare la sua terza Coppa Uefa sugli Champs-Elysées.
LAZIO-INTER 0-3 (0-1) MARCATORI: 5′ Zamorano, 60′ J. Zanetti, 70′ Ronaldo LAZIO (4-4-2): Marchegiani, Favalli, Negro, Nesta, Grandoni (55′ Gottardi), Fuser, Venturin (50′ Almeyda), Nedved, Jugovic, Casiraghi, Mancini. Allenatore: Sven Goran Eriksson INTER (4-4-2): Pagliuca; Colonnese, Fresi, J.Zanetti, West; Djorkaeff (68′ Moriero), Winter (68′ Cauet), Zé Elias, Simeone; Zamorano (72′ Sartor), Ronaldo. Allenatore: Luigi Simoni ARBITRO: Lopez Nieto (Spagna)
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