PARTITE STORICHE: Milan-Inter 0-3 (1997/98)
IL DERBY ? È il 22 marzo 1998 ed è la prima domenica di primavera dell’anno dei mondiali di Francia. La prima vera domenica che tutta la Milano calcistica vive nell’ansia di un risultato tanto importante quanto imprevedibile. Perché se è vero che due squadre di una stessa città possono anche lottare per obiettivi diversi e vivere situazioni critiche ma diametralmente opposte, se è vero che tra le due c’è sempre una favorita, una che va più forte, bisogna comunque considerare che il derby è sempre il derby, e ogni pronostico può essere ribaltato. La statistica conferma questa realtà: si gioca la stracittadina numero 240 della storia, una storia che parla di 91 vittorie rossonere, 83 nerazzurre e 65 pareggi, proprio a denotare un sostanziale equilibrio storico nel corso degli anni.
LE DUE SQUADRE – Inter e Milan, come si diceva, arrivano al posticipo della nona giornata di ritorno in due condizioni molto diverse. La squadra del presidente Moratti ha 50 punti in classifica ed è terza a 4 lunghezze dalla capolista Juventus, che nel pomeriggio ha pareggiato a Parma. È il primo anno in cui il patron nerazzurro può godersi un?intera stagione di vertice, con una compagine mai doma che vede in Ronaldo, colpo dell’estate precedente, la sua punta di diamante e in tanti altri umili gregari la vera forza di un gruppo che fa sognare i tifosi. Il Milan di Berlusconi vive una fra le sue annate peggiori con 39 punti in 25 partite e una distanza abissale dai primi posti. Di quel gruppo fanno parte tanti giocatori che, dopo un decennio di grandi vittorie, si stanno per affacciare al tramonto delle proprie carriere. Ma questo è sempre un derby: le motivazioni sono altissime per tutti e ci si gioca da una parte la possibilità di inseguire uno scudetto che manca da nove anni, dall’altra le ultime speranze per entrare sul carro che porta in Europa.
EQUILIBRIO ? Per l’Inter l’unica novità in formazione è la presenza di Ze Elias al fianco del coriaceo Simeone, con Cauet in panchina; davanti recupera Djorkaeff, che gioca alle spalle di Ronaldo. Il Milan invece si affida al trequartista Boban e alla forza fisica di Kluivert e Weah. Nella prima parte di gara i rossoneri giocano in maniera più corale, proponendo e sostenendo costantemente l’azione con il sacrificio dei centrocampisti; ma l’Inter si dimostra cinica, esasperatamente pratica, preoccupandosi quasi solo di difendersi bene e di fornire la palla giusta a un controllatissimo Ronaldo. La prima conclusione del match è di Simeone, ma poi è il Milan a venir fuori con convinzione. Pagliuca interviene su un tiro di Boban e Djorkaeff salva sulla linea da calcio d?angolo: l’Inter non riesce più a superare la metà campo, complice anche l’asfissiante marcatura di Desailly e Maldini sul Fenomeno. M nonostante il dominio, il Milan non passa e col trascorrere dei minuti l’Inter prende coraggio.
INTER CINICA – La svolta del match si ha al 42′ del primo tempo. Tiro dalla bandierina di Djorkaeff, stacco imperioso del ?cholo? Simeone e palla che si insacca nella porta difesa da Rossi: 1-0. Il secondo tempo si apre con un cambio nel Milan (Maini per Albertini) e una grande parata di Rossi su un tiro a volo di Djorkaeff. Il copione ora è chiaro: Milan che fa il gioco e Inter che riparte ferocemente in contropiede con Moriero e Ronaldo. Proprio quest?ultimo sfiora il secondo gol su una punizione deviata da Desailly. Capello manda in campo Ganz, mentre Simoni si copre facendo entrare prima Fresi e poi Cauet. Il Milan a questo punto spinge al massimo e sfiora due volte il pareggio con un destro di Kluivert e una conclusione di Boban, ma nel suo momento migliore una giocata da campione di Ronaldo fa la differenza: Moriero, che poco prima aveva sparato a lato da buona posizione, regala un assist meraviglioso al brasiliano che scavalca il portiere rossonero con un lob raffinatissimo. Il Milan è a terra e oltretutto completamente sbilanciato in avanti, così i maratoneti nerazzurri hanno la possibilità di infierire in contropiede: Cauet conclude sul corpo di Rossi all’83? e nell’azione successiva colpisce il palo di testa su cross di Zanetti. Il terzo gol è questione di minuti: lo firma ancora Simeone, saltando Rossi in uscita e depositando in rete dopo una sgroppata solitaria. Poi c’è tempo solo per un piccolo show di Pagliuca che nega il gol al Milan, prima che si chiuda il sipario sul derby: stravince l’Inter.
DOPO IL MATCH ? Con la sconfitta nel posticipo il Milan rimane ancora più indietro e può dire addio definitivamente all’obiettivo Europa: chiuderà decimo con 44 punti. L’Inter invece si porta a quota 53 punti (a una lunghezza dalla testa) e scavalca la Lazio di Eriksson, rientrando prepotentemente nella lotta scudetto. Una lotta che a otto giornate dalla fine sembra ancora apertissima, ma che porterà a una lunga scia di veleni. Già una settimana prima del derby, clamorosi errori arbitrali avevano permesso alla Juve di pareggiare con il Napoli; un mese dopo il derby, nella partitissima di Torino tra Juve e Inter, una condotta di gara disastrosa dell’arbitro Ceccarini farà svanire definitivamente il sogno nerazzurro di riportare lo scudo a casa dopo 9 anni.
MILAN-INTER 0-3 (0-1) MARCATORI: Simeone (I) al 42′ p.t.; Ronaldo (I) al 32′, Simeone (I) al 42′ s.t. MILAN (4-4-2): Rossi; Cardone (Ganz dal 14′ s.t.), Desailly, Maldini, Ziege; Ba (Maniero dal 33′ s.t.), Albertini (Maini dal 1′ s.t.), Donadoni, Boban; Weah, Kluivert. Allenatore: Capello INTER (4-4-2): Pagliuca; Bergomi, Colonnese, West, Zanetti; Moriero (Kanu dal 38′ s.t.), Winter, Ze Elias (Fresi dal 17′ s.t.), Simeone; Djorkaeff (Cauet dal 23′ s.t.), Ronaldo. Allenatore: Simoni ARBITRO: Bazzoli Gianluigi Valente [youtube]http://youtu.be/tctxOCm0OZE[/youtube]