Simone Pasa: “Felice al Pordenone ma in futuro spero di tornare all’Inter”
Scontro diretto in Lega Pro per il Pordenone che domenica sarà impegnato allo stadio ‘Mercante’ contro il Bassano. I neroverdi di mister Tedino, che occupano adesso la seconda posizione in classifica con 9 punti di ritardo sul Cittadella capolista, stanno superando le iniziali aspettative. Tra gli artefici di questa stagione c’è sicuramente Simone Pasa che sta dando un grande […]Scontro diretto in Lega Pro per il Pordenone che domenica sarà impegnato allo stadio ‘Mercante’ contro il Bassano. I neroverdi di mister Tedino, che occupano adesso la seconda posizione in classifica con 9 punti di ritardo sul Cittadella capolista, stanno superando le iniziali aspettative. Tra gli artefici di questa stagione c’è sicuramente Simone Pasa che sta dando un grande aiuto alla squadra con la sua duttilità tattica. La redazione di Mondoudinese.it ha intervistato il giovane difensore nerazzurro:
Pasa, domenica sarete attesi da una sfida doppiamente importante ai fini della classifica…
“Sì, sicuramente sarà una partita molto bella, che ci siamo meritati nell’arco del campionato. Partiamo dal presupposto che nessuno pensava a inizio stagione che saremmo arrivati a questo punto, adesso andiamo al Mercante, daremo il massimo come abbiamo fatto in queste partite. Sono convinto che possiamo uscire con un risultato positivo, andremo a giocarcela per conquistare i tre punti”.
A proposito di difficoltà, lei è un giocatore che, complici alcune assenze, sta rivestendo più ruoli: da difensore centrale a centrocampista… come sta vivendo questa esperienza a Pordenone?
“Io sono felicissimo, appena arrivato qui mi sono trovato bene. Aggiungere minuti ogni domenica aiuta senza dubbio a fare sempre meglio. Il fatto di ricoprire più ruoli l’ho sempre fatto, fin da piccolo. Quest’anno si vede un po’ di più perché li sto cambiando molto spesso, comunque io mi metto sempre a disposizione del mister, penso che questa sia una delle mie qualità e dunque va bene così”.
È arrivato in Friuli con un curriculum importante. Dell’esperienza nell’Inter di Andrea Stramaccioni cosa le è rimasto?
“Un ricordo bellissimo. Anche se quando ho giocato non mi sono sentito arrivato, perché era una situazione particolare, erano le ultime partite, però credo che per un ragazzo di 17-18 anni sia un’emozione fantastica. Ringrazio mister Stramaccioni per avermi dato la possibilità di giocare e tutti i compagni che mi hanno fatto sentire un giocatore dell’Inter a tutti gli effetti in quel periodo. Credo sia un’emozione che non tutti potranno provare. A me, intanto, è capitata, poi vediamo in futuro se riuscirò a ripeterla”.
Quindi il suo sogno è tornare a vestire la casacca nerazzurra in futuro?
“Penso che se hai 22 anni e giochi in Lega Pro non ti devi precludere nulla. Qui sto facendo bene, grazie anche ai miei compagni, e non nascondo che un giorno spero di tornare a giocare in serie A”.
L’Inter, però, in passato si è lasciata sfuggire alcuni talenti italiani, basti pensare a Giulio Donati o Luca Caldirola “dirottati” in Bundesliga. E spesso si dice che i giocatori nostrani facciano fatica a trovare spazio, non solo nelle grandi squadre. Qual è la sua opinione a riguardo?
“Magari le grandi squadre cercano più il giocatore pronto, quello è vero. Però penso che in Italia nei team non di vertice e in molti di serie B ci siano diversi giovani che stanno facendo bene, tanti dei quali li conosco per averci giocato assieme o contro. Sicuramente in altri campionati c’è stato un progetto per far crescere i talenti di casa, ora mi auguro che in Italia si riparta allo stesso modo per tutelare il nostro futuro”.