Andrea e Federico Pastorello sono i proprietari della P&P Sport Management, una delle più importanti agenzie calcistiche a livello internazionale. Tra i loro assistiti ci sono anche due difensori dell’Inter: Stefan De Vrij e Francesco Acerbi.
Nella lunga intervista concessa in esclusiva al sito TuttoMercatoWeb, i due hanno parlato anche della situazione dei due giocatori nerazzurri. Ecco le loro parole:
TRATTIVA ACERBI – “Il punto di partenza era un rinnovo arrivato dopo una stagione importante sua e della Lazio. Poi ci sono stati alcuni episodi con la tifoseria che hanno creato le prime crepe, ma a fare la differenza è stato soprattutto l’arrivo alla Lazio di Romagnoli. Ci sono state delle situazioni tecniche che hanno favorito il suo addio. Dall’altro lato l’Inter aveva estrema necessità di un difensore centrale come ha confermato anche il campo: oggi è un elemento fondamentale nello scacchiere di Inzaghi. Quindi s’è aperta questa opportunità nata per una esigenza tecnica e la trattativa è andata avanti nonostante l’oggettiva difficoltà nel mettere in piedi questa operazione. Non è un caso che quest’affare si sia chiuso l’ultimo giorno di mercato. Marotta e Ausilio hanno convinto Zhang? Assolutamente sì, sono dirigenti che hanno il polso della situazione dal punto di vista tecnico e si erano resi conto della necessità di avere un rinforzo importante in difesa. I mesi successivi gli hanno dato ragione…”
FUTURO ACERBI – “C’è un diritto di riscatto che è stato fissato senza fondamentalmente essere trattato e da lì abbiamo avuto anche un po’ di discussioni col presidente Lotito. A mio modo di vedere sarebbe stato meglio fissare un diritto di riscatto più consono. Non mi riferisco ovviamente al valore del giocatore, perché se Acerbi oggi avesse 10 anni in meno varrebbe oggi 50 milioni di euro. Ma alla soglia dei 35 anni è difficile pensare che l’Inter soprattutto vista la situazione attuale possa investire quattro milioni di euro nel riscatto. Io sono comunque fiducioso, mi aspetto che il buonsenso avrà la meglio. Sarri sta facendo molto bene alla Lazio, Romagnoli sta facendo molto bene e tatticamente le caratteristiche di Francesco si sposano meno bene con la filosofia di mister Sarri. Dall’altro lato Acerbi si sta mettendo davvero in luce all’Inter: conosceva già benissimo Inzaghi e oggi in questo contesto si trova molto a suo agio, anche all’interno dello spogliatoio. Con tutte queste premesse a fine anno bisognerà solo sedersi e trovare la quadratura del cerchio. Con un po’ di buonsenso alla fine si troverà una soluzione se l’Inter vorrà riscattare Acerbi”.
RINNOVO DE VRIJ – “Il dialogo con l’Inter è aperto, apertissimo. Stefan è molto contento del fatto che la società gli abbia riconfermato la fiducia esprimendola nel desiderio di portare avanti il rapporto. Quando un giocatore della sua età si trova con un contratto a scadenza entrano chiaramente in gioco molte valutazioni oltre a quella economica. Sarà probabilmente il suo ultimo contratto importante e quando sei a scadenza puoi anche decidere se fare una nuova esperienza in un nuovo paese, in un nuovo campionato. Detto questo, però, il suo attaccamento all’Inter è molto forte e non escludo che possa decidere di rimanere. Non stiamo assolutamente pensando di andare via a gennaio, è molto concentrato oggi sulla possibilità di recuperare terreno rispetto al Napoli capolista e vuole dare il suo forte contributo anche per la seconda parte di stagione. Zero problemi. Poi a febbraio-marzo sarà un buon momento per fare determinate scelte. Non mancheranno le offerte, ma alla sua età e per un ragazzo molto riflessivo come lui, che fondamentalmente ha giocato in due-tre club nella sua carriera, saranno importanti tutti gli aspetti. A breve sarà anche papà e questo sarà un altro aspetto che prenderà in considerazione. Il gradimento e la possibilità di rimanere è assoluta. Chiamata da Conte? De Vrij può giocare in tutti i top club europei. Ha grande esperienza e un approccio tattico di alto livello. È un ragazzo estremamente intelligente e chiaramente anche in campo questa cosa la si vede. È un giocatore che può giocare ovunque. A fine anno ci saranno tanti top club alla ricerca di un centrale, le opportunità non mancheranno, ma le sue valutazioni riguarderanno non solo l’aspetto contrattuale, ma come detto anche tanti elementi”.
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