Direttamente dal ritiro della Nazionale Francese, Benjamin Pavard è stato intervistato questa mattina sulle pagine La Gazzetta dello Sport. Il centrale francese ha rivissuto il trasferimento della scorsa estate, dai tentativi fatti prima da Giroud alle parole di un simbolo dell’Inter come Javier Zanetti.
GIROUD – “Se mi voleva portare al Milan? Ah si. Più che del Milan, Olivier mi parlava dell’Italia e della Serie A, del tifo negli stadi. Un punto sensibile: mi piace il fervore dei tifosi. All’Inter ho trovato proprio quello che cercavo”.
ZANETTI – “E’ una leggenda. Se pensi all’Inter, pensi prima a lui. È rispettato da tutti, una bella persona. Era felice della mia scelta. Mi ha spiegato cosa significa essere all’Inter, la passione dei tifosi”.
DERBY – “Bellissimo: quando ho visto i fumogeni, i nostri tifosi che sbattevano i pugni sui vetri del nostro pullman per caricarci, i cori in un Meazza pieno, avevo i brividi. Gioco a calcio per questo genere di emozioni. A me piace il pubblico caldo, perché anch’io sono così: con i tifosi ci capiremo”.
SERIE A – “Per il progetto sportivo che mi permette di giocare nel ruolo che prediligo. Seguo la Serie A da anni, anche per la tattica. L’Italia poi è la patria dei difensori, quindi per me c’erano tutte le condizioni per questa scelta. Anche se alla Playstation prendo sempre Adriano”.
IDOLI – “Tanti, da Laurent Blanc a Walter Samuel, e più in generale le leggende da Paolo Maldini a Lilian Thuram. Sono tutti fonte di ispirazione: ho 27 anni e posso migliorarmi e imparare molto. All’Inter posso realizzarmi”.
BUNDESLIGA – “La Serie A è un campionato molto più tattico. Le avversarie si difendono molto bene, in blocco, così diventa più difficile affrontare anche squadre di medio livello”.
COSA CAMBIA – “Si corre molto di più. Mi ha sorpreso l’intensità degli allenamenti anche nelle sedute che precedono la partita. Facciamo molto lavoro tattico. L’approccio è diverso”.
NUOVI COMPAGNI – “Imparo qualcosa di nuovo ogni giorno. Nello specifico, lavoriamo molto con i video e mi confronto con lo staff per capire dove migliorare, anche riguardando le partite che abbiamo giocato. C’è molto dialogo con Acerbi e Bastoni, come con De Vrij e Darmian. Sono dei nazionali ed è facile capirci. C’è una sana concorrenza tra di noi, e la difesa a tre mi permette di esaltare le mie qualità”.
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