Quaresma, Vampeta e… I peggiori 10 acquisti nerazzurri dal 2000 al 2009

Arrivano carichi di speranza e aspettative. I tifosi aspettano la fine delle vacanze per comprarsi la loro maglietta e vederli finalmente giocare a 'San Siro'. Poi però i sogni si infrangono all’improvviso, al primo gol sbagliato, alla prima papera. Sono i classici bidoni, gli acquisti falliti delle lunghe estati di calciomercato. All'inizio degli anni 2000 l’Inter ne ha collezionati parecchi, nonostante i grandi trionfi della seconda parte del primo decennio. Passioneinter.com ha stilato la lista definitiva dei 10 acquisti flop dal 2000 al 2009, quelli che tutti i tifosi dell’Inter avrebbero voluto dimenticare. SCORRI LE SCHEDE --> "TARDELLI MODERNO" Non può che essere il presunto funambolo brasiliano il primo giocatore di questa lista di acquisti flop. L'Inter lo porta all'ombra della Madonnina sborsando 30 miliardi di lire e battendo la concorrenza di una Fiorentina consigliata da Antognoni ("Vampeta è un Tardelli moderno" diceva). Presentato come abile mediano in grado di impostare e di rubare palloni, Vampeta inizia la sua avventura nerazzurra con un gol in Supercoppa contro la Lazio, ma dopo la disfatta del "Granillo" nella prima giornata di Serie A verrà schierato solo nelle partite di Coppa Italia e Coppa Uefa. A dicembre è già fuori rosa e a gennaio viene ceduto temporaneamente al PSG in cambio di Dalmat, per poi far definitivo ritorno in patria nell'estate del 2001. IL TURCO Il 20 luglio del 2000 Hakan Sukur arriva dal Galatasaray a Milano per circa 13 miliardi di lire. Dopo aver raggiunto a suon di gol la vittoria della Coppa Uefa con la squadra turca, il suo compito all'Inter è quello di non far sentire la mancanza di Ronaldo, alle prese con la riabilitazione al ginocchio dopo l'infortunio in finale di Coppa Italia. Nella stagione nerazzurra peggiore del decennio, Hakan Sukur non va oltre le 6 realizzazioni in 34 partite, magro bottino che convince la società di via Durini a cedere la punta in prestito al Parma. Unica consolazione: i gol contro la Roma, poi campione d'Italia, e il Milan. MALEDIZIONE TERZINI Come già spiegato in passato, probabilmente il ruolo di terzino sinistro rimarrà per sempre un incubo per i tifosi nerazzurri. Dopo le disavventure legate ai vari Gilberto, Gresko, che pure avrebbe meritato un posto in questa lista, e Pistone, ritenuto da Hodgson più disciplinato di Roberto Carlos, nell'estate del 2002 Moratti prova a rimettere le cose a posto acquistando Francesco Coco dal Milan per 22.5 milioni di euro. Il 25enne di Paternò sembra nel pieno della maturità calcistica dopo le esperienze con i rossoneri ed al Barcellona, ma in nerazzurro delude tutte le attese e totalizza appena 20 presenze in Serie A e un numero eclatante di infortuni. La maledizione della fascia sinistra continua. IL FU ERIBERTO La nuova Grande Inter correrà sulle ali: è questa la sensazione quando nell'estate del 2003 arrivano in nerazzurro Kily Gonzalez, van der Meyde (vedi dopo!) e Luciano. E in pieno stile 'regina del mercato negli anni 2000' l'Inter delude tutte le attese. In particolare si segnala la vicenda dell'esterno proveniente dal Chievo Verona, che un anno prima era conosciuto ancora con il nome, falso, di Eriberto Conceição da Silva: dopo una mirabolante stagione nel Chievo dei miracoli, il brasiliano sta per passare alla Lazio, ma i rimorsi e i dubbi lo spingono a confessare che nel 1996 un amico nel suo paese gli aveva procurato una carta d'identità falsa che attestava fosse nato nel 1979 anziché nel 1975. Il tribunale lo condanna a sei mesi di stop e a una multa molto salata. L'Inter pensa bene di acquisirne le prestazioni con un prestito gratuito dal Chievo, ma il vero Eriberto è scomparso calcisticamente il giorno di quella ammissione: dopo 5 presenze in nerazzurro e un'espulsione, l'esterno destro ritorna mestamente al Chievo, dove rimarrà fino al 2013 riacquistando l'onore perso nel 2002. IL PUGILE La nuova Grande Inter correrà sulle ali, parte 2: se quello di Luciano è un caso controverso per una vicenda extra-calcistica, Andy van der Meyde rappresenta il tipico acquisto fallimentare del giocatore cercato per mesi e mai esploso. A dire il vero l'inizio è confortante, con una prestazione maiuscola e un gol bellissimo ad Highbury in una stupenda notte di Champions (0-3 all'Arsenal di Henry). Poi inizia la lunga discesa verso il baratro: 32 presenze e 1 gol in Serie A in due anni convincono i dirigenti a cedere l'esterno olandese, che non ritroverà mai la brillantezza che lo aveva contraddistinto negli anni all'Ajax. Diventato poi famoso anche per le sue innumerevoli avventure extracalcistiche, ora sta intraprendendo una nuova carriera nella boxe. TRECCINE E OCCHIALI Muscoli, agonismo e la proverbiale 'garra' che gli proviene dal sangue sudamericano: nell'estate del 2004 la dirigenza nerazzurra mette a segno un colpo sensazionale, prelevando Edgar Davids a parametro zero dalla rivale di sempre, la Juventus: si pensa di aver indebolito la diretta concorrente per lo Scudetto; si pensa soprattutto che con Veron e Cambiasso sarà quasi impossibile valicare la mediana nerazzurra e impensierire Cordoba e compagni. Mezza verità, questa, perché l'olandese giocherà da titolare con le sue caratteristiche treccine e gli occhiali solo 8 volte. E con lui in campo l'Inter sarà in grado solo di pareggiare. Dopo un anno viene letteralmente regalato al Tottenham. EROE MONDIALE E la maledizione, come detto, continua. Nell'estate del 2006 il cuore dell'Italia intera batte a ritmo di Fabio Grosso, mattatore autentico e inaspettato dei Mondiali in Germania. Il Palermo di Zamparini pensa bene di disfarsene approfittando dell'impennata delle sue quotazioni e, quattro giorni dopo aver alzato la coppa a Berlino, Grosso firma con l'Inter per 7 milioni di euro. Ancora una volta società e tecnico pensano di aver messo a segno il colpo giusto per assestare la corsia di sinistra, ma ancora una volta è una topica colossale. In nerazzurro Grosso sembra l'ombra di quello che era stato a Palermo e in Germania e dopo solo un anno e nemmeno 30 presenze viene spedito al Lione fruttando una piccola plusvalenza. PANTERA NERA Dopo le meraviglie di Cagliari, David Suazo è il protagonista del mercato 2007. Il 13 giugno il presidente dei sardi, Massimo Cellino, comunica alla stampa di aver ceduto all'Inter l'honduregno, che effettua addirittura le visite mediche ad Appiano Gentile. Il 19 giugno, però, il sito web del Milan pubblica un comunicato ufficiale in cui si afferma che la società rossonera ha acquistato il cartellino del calciatore. Cellino conferma la firma tra le due società dopo una trattativa lampo del condor Galliani, che paga 14 milioni di euro. Il giocatore però vuole l'Inter e si oppone: si arriva così al 26 giugno, giorno in cui il Cagliari restituisce i 14 milioni al Milan e l'Inter paga 13 milioni ai sardi. Il caso dell'estate, però, non ha un seguito altrettanto positivo sul campo, dove l'ex Cagliari fatica ad ambientarsi e segna solo 8 gol in 27 partite. Inizia quindi la girandola di prestiti, prima al Benfica e poi al Genoa, prima della cessione definitiva a titolo gratuito al Catania. "TACCO DI DIO" "Tacco di Dio", soprannome che gli deriva dal fantastico gol di tacco messo a segno al suo primo derby contro la Lazio, arriva a Milano nell'estate del 2008 per 13 milioni di euro. Per anni Amantino Mancini aveva incantato i tifosi di tutta Italia con le sue sgroppate sulla fascia destra della Roma; per anni era stato l'incubo del terzino sinistro nerazzurro di turno, il nemico numero uno nei big match post-calciopoli. Lo ha voluto José Mourinho per plasmare il suo 4-3-3 ma sarà lo stesso portoghese a volerne la cessione un anno e mezzo dopo, con sole 28 presenze in totale (11 da titolare). Fiasco totale e 4-3-3 da riprovare con altri interpreti. TRIVELA L'altro interprete non può che essere Ricardo Quaresma: il portoghese arriva per 25 milioni come colpo assoluto del primo mercato Mourinho. La sua 'trivela' fa sognare i tifosi già dalla sua prima apparizione, quando un cross, deviato, entra in rete e fa esplodere San Siro. Ma è una illusione, un po' come fu per van der Meyde: Quaresma in Italia non trova lo spazio che si aspettava e a gennaio 2009 viene ceduto in prestito al Chelsea. Torna nell'anno del Triplete, ma saranno solo 13 le sue apparizioni, tante quante le insufficienze in pagella. SONDAGGIO LA NUOVA INTER CON SCHICK

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Gianluigi Valente - Autore

“TARDELLI MODERNO”

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