Ernesto Pellegrini, ex presidente dell’Inter prima del secondo avvento della famiglia Moratti, ha parlato a Radio Punto Nuovo, discostandosi dal suo illustre successore che, qualche giorno fa, avrebbe ammesso che, forse, con lui al comando Antonio Conte non sarebbe resistito a lungo in panchina.
Pellegrini ha dichiarato: “Io non caccerei Conte, lo reputo un grande allenatore, preparato e affidabile. L’unico appunto che gli faccio, se posso permettermi, è quello di portare più serenità e sorrisi all’interno dello spogliatoio. Lo vedo sempre corrucciato, un po’ musone, e mi dispiace per l’Inter. Un suo atteggiamento diverso potrebbe fare bene a tutta la squadra e l’ambiente. Tanti miei ex calciatori mi vogliono ancora bene, sento un affetto incredibile da parte di tutti. Significa che mi sono comportato bene, che sono stato una persona onesta”.
“In tanti mi hanno chiesto se ero invidioso del Milan che vinceva le Coppe dei Campioni, ma sono soddisfatto comunque. Noi purtroppo, per l’organico e gli investimenti fatti, abbiamo sicuramente raccolto meno di quanto avremmo effettivamente meritato”.
Sul big match di domani sera tra Inter e Napoli, sfida che fu il punto focale dello scudetto dei record nerazzurro del 1989, ha poi aggiunto: “Sono due squadre in salute che arrivano da una bella striscia di risultati positivi in campionato e giocano bene a calcio. Non mi sbilancio sul pronostico ma, non me ne vogliano i napoletani, tiferò Inter. Prima dell’avvento di De Laurentiis fui anche vicino alla presidenza partenopea, me la proposero, ma io rifiutai. Non mi vedevo con altri colori che quelli nerazzurri”.
“Scudetto? Se non lo vince l‘Inter spero vada al Napoli“.
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