Sette vittorie di fila, secondo posto in campionato ad un solo punto dal Milan capolista: l’Inter di Antonio Conte dopo l’uscita dall’Europa non sembra aver accusato il colpo, anzi. I nerazzurri hanno inanellato una serie di vittorie molto importanti e dopo questa breve pausa natalizia sono pronti per la seconda parte di stagione in cui vogliono essere i protagonisti.
Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com durante Maracanà l’ex presidente dell’Inter dei record Ernesto Pellegrini ha dimostrato di credere nella squadra di Conte. Ecco le sue parole:
SCONCERTI – “Io offrii a Sconcerti una posizione di prestigio, quello di amministratore delegato o direttore generale. Dopo alcune settimane però mi disse che si sentiva troppo giornalista e non accettò”.
TRAPATTONI – “Non sono stato molto fortunato nel calcio, ma non mi lamento. Era un mondo più romantico e meno globalizzato. Io mi innamorai di Orrico e Sconcerti mi disse non far andare via a zero Trapattoni. Trapattoni doveva allenare la Nazionale. Mi telefonò Matarrese per lasciarlo libero, poi invece Matarrese si innamorò di Sacchi. Quindi il Trap si lasciò lusingare dalla Juventus. Lo lasciai libero nel convincimento che andasse in Nazionale, invece non fu così. Chiesi ad Agnelli una sorta di risarcimento, che mi fu poi dato. E fu Dino Baggio. Alla fine non andarono bene né Trapattoni né Orrico. La mia Inter poteva vincere anche un secondo Scudetto, ma alla fine sono stato contento lo stesso”.
ANALOGIE INTER DI CONTE E INTER DEI RECORD – “Ci fu l’uscita col Bayern dalla Coppa Uefa quell’anno, quindi c’è questa analogia. L’Inter di oggi gioca bene, alterna partite ottime a partite meno buone ma ottiene risultati. E’ seconda, per me lotterà fino alla fine per vincere”.
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