Sono sei gli allenatori nerazzuri ad aver vinto in Europa. Questa sera, Antonio Conte potrebbe diventare il settimo tra gli allenatori dell’Inter a vincere fuori dall’Italia, potrebbe diventare uno degli “internazionali”. “Negli anni ho imparato a vivere il momento, a godermi il presente. Ora sono in conferenza vicino a due campioni come Godin e Handanovic, domani cercherò di vivere la finale. Questo ho capito, nella mia vita: penso al presente, senza rimpianti”. Queste le parole del tecnico salentino nella conferenza di ieri prepartita. Conte non pensa ad altro. Non pensa a statistiche, numeri e futuro. Quel che gli importa è il presente per entrare nella storia.
Entrerebbe con merito nella storia dei colori nerazzurri, vincendo un trofeo, l’Europa League (la vecchia Coppa Uefa), che manca da 22 anni in casa Inter. L’ultimo a vincerla fu Gigi Simoni, scomparso quest’anno. Helenio Herrera il primo a vincere fuori dai confini italiani, Benitez l’ultimo. In mezzo il Trap, da cui Conte ammette sempre di aver imparato tanto. Passando per Marini, ma sopratutto Mourinho, l’eroe del Triplete di 10 anni fa. Da tutti ha preso qualcosa, sperando che il risultato finale possa essere, anche quello, preso d’esempio.
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