Perché Inzaghi ha scelto il turnover estremo con la Stella Rossa
Cosa c'è alla base della decisione del tecnico
L’Inter che questa sera sfiderà la Stella Rossa nella seconda giornata della prima fase di Champions League potrebbe cambiare sette giocatori su undici rispetto alla trasferta con l’Udinese. Ma c’è di più, rispetto alle variazioni tra una partita e l’altra. A far rumore sono soprattutto le esclusioni (dal 1′) di diversi big.
Se il riposo concesso a ultra 30enni come Francesco Acerbi e Matteo Darmian in favore di Stefan de Vrij e Denzel Dumfries era preventivabile, così come Benjamin Pavard che ritrova il posto da titolare al posto di Yann Bisseck o Federico Dimarco che viene sostituito da Carlos Augusto, sorprendono un po’ le scelte in attacco.
La coppia che partirà dall’inizio contro i serbi dovrebbe essere quella composta da Mehdi Taremi e Marko Arnautovic, almeno stando alle prove della vigilia di Simone Inzaghi ad Appiano Gentile. Ciò significa che Lautaro Martinez e Marcus Thuram si accomoderanno inizialmente in panchina: per il Toro sarebbe la seconda volta su due in Champions, per il francese la prima stagionale.
Secondo La Gazzetta dello Sport, alla base del turnover massiccio del tecnico ci sarebbero alcuni ragionamenti dettati anche dalle prossime partite. La gara interna con la Stella Rossa viene infatti ritenuta la più “semplice” sulla carta dell’intero calendario nerazzurro in Champions League, più degli impegni in trasferta contro Young Boys (23 ottobre) e Sparta Praga (22 gennaio).
Ciò non toglie che l’Inter abbia l’imperativo di ottenere la vittoria per dare ulteriore peso al prezioso pareggio ottenuto sul campo del Manchester City e portarsi a 4 punti. Per la qualificazione diretta agli ottavi – secondo le simulazioni – dovrebbero servirne 16.