Perché l’indagine della Procura di Milano non spaventa l’Inter
Non filtra preoccupazione da parte del club nerazzurro
Nella giornata di ieri, in seguito ad una nota diffusa dall’Ansa, si è generata un’ansia improvvisa nel mondo Inter. Questo perché, stando alle ultime indiscrezioni circolate, la Procura di Milano avrebbe aperto un’indagine ufficiale sul club nerazzurro sulla base dell’esposto presentato lo scorso venerdì da ‘Fondazione Jdentità Bianconera’.
Nella denuncia dell’associazione bianconera, sottoposta anche a Covisoc e Commissione di vigilanza della FIGC, è stato richiesto di esaminare delle possibili irregolarità commesse dall’Inter in fase di iscrizione all’ultimo campionato vinto, tra cui la presunta assenza di requisiti minimi pretesi dalla Federcalcio come “la fornitura di garanzie a supporto della cosiddetta continuità aziendale”.
A smontare le preoccupazioni sorte nelle ultime ore, ci ha pensato il noto Avv. Michele La Francesca sulle pagine di vocenews. Come spiegato dal legale, c’è un dettaglio che non è stato preso in considerazione una volta fuoriuscita la notizia. Vale a dire che l’esposto di cui sopra sarebbe stato iscritto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel registro denominato ‘modello 45‘. Quest’ultima indicazione, infatti, stabilisce che “le informative (inclusi gli esposti) non costituenti notizia di reato non vanno riportate nel registro delle notizie di reato, bensì in un diverso registro, del tutto autonomo (detto registro delle ‘pseudo notizie di reato’)”.
All’interno del ‘modello 45’ rientrano quindi “tutti gli atti ed informative che non debbano essere iscritti nei registri delle notizie di reato relativi a persone note o ignote: tutti gli atti ed informative, cioè, del tutto privi di rilevanza penale (esposti o ricorsi in materia civile o amministrativa; esposti privi di senso, ovvero di contenuto abnorme o assurdo; atti riguardanti eventi accidentali, ecc.)”.
Considerato che tale esposto sarebbe già stato inserito all’interno di tale registro, ciò significa che i magistrati inquirenti avranno già effettuato un controllo sulla sussistenza di presunte notizie di reato, dando esito negativo rispetto alle accuse mosse. In caso contrario, l’esposto di ‘Fondazione Jdentità Bianconera’ dovrebbe essere catalogato in altri registri, in riferimento ai modelli 21 o 44.
In conclusione, secondo l’Avv. La Francesca, “il fatto di averlo iscritto fin dall’inizio nel modello 45 lascia ragionevolmente pensare che nessuna ulteriore indagine verrà espletata (a meno di eventi particolari, come ad esempio un ipotetico fallimento della società nerazzurra, che darebbe in tal caso l’input per una verifica di reati di natura fallimentare)”.
Se quest’ultima ipotesi venisse confermata, l’esposto contro l’Inter potrebbe essere archiviato in tempi brevi, mettendo un punto esclamativo su una vicenda che al momento non sembra affatto preoccupare il club nerazzurro.