Perinetti: “Juve-Inter a porte chiuse? Un peccato. Ma prevenzione si faccia con la testa, non con la pancia”
Ieri Napoli-Barcellona è stata vista da 45 mila persone allo stadioVa bene pensare alla prevenzione, purché – come suggerisce Giorgio Perinetti, dirigente calcistico, intervistato da TuttoMercatoWeb.com – la si faccia con la testa e non con la pancia. Nel marasma da allarme Coronavirus, infatti, lo scorso weekend sono state rinviate quattro partite di Serie A, e da domani – data di Inter–Ludogorets – gli stadi saranno blindati al pubblico: questo mentre ieri, Napoli–Barcellona, è stata vista allo stadio da quasi 45 mila persone.
Dice Perinetti, interrogato proprio sul tema dei disagi al campionato: “La prevenzione è la cosa più seria che si possa attuare. Se ne parla da mesi, sarebbe dovuta essere messa in atto da tempo. Oggi sembrano più provvedimenti di pancia che di testa. Però il calcio deve adeguarsi e sacrificare condizioni economiche e tecniche dinanzi a motivazioni primarie”. In seguito, parla anche di Juventus-Inter che, con tutta probabilità, si giocherà a porte chiuse: “Un peccato. Campionato aperto con tre squadre e grande vitalità ritrovata, ma è giusto pensare prima di tutto alla salute dei cittadini. Sempre e non solo adesso, è giusto pensare prima alla prevenzione”.
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