1 Aprile 2018

Perisic in fiore: è letale anche con le mani

Il croato sembra aver ritrovato la condizione di forma autunnale

L’Inter è ripartita: tre vittorie, un pareggio e zero gol subiti nelle ultime quattro gare; asfaltati Benevento, Sampdoria e Verona, 0-0 interno contro il Napoli. Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta Dello Sport, la squadra corre di nuovo, è brillante e con il trio Gagliardini-Brozovic-Rafinha in mezzo al campo regala pure lampi di qualità pura.Ma il vero cambio di passo lo ha garantito Ivan Perisic, uscito da un lunghissimo tunnel, da una serie impressionante di gare anonime, pigre, quasi irritanti. Icardi a parte, è soprattutto sul 29enne colosso di Spalato che si poggiano meccanismi, sicurezze e coraggio della banda Spalletti. Quando Ivan sta bene di testa e di gambe, tutto il resto gira in maniera praticamente perfetta.

MANI VELOCI – “È comunque la squadra a determinare ogni cosa. È la squadra a cambiare le partite – dice Luciano Spalletti a fine gara –. Ora tutti stanno aiutando Perisic eIcardi: la palla arriva a destinazione viva, e la sintesi è più veloce. Alcuni giocatori stanno attraversando un momento di condizione ottimale e hanno dato un contributo decisivo allo sviluppo della manovra». Domenica scorsa, contro la Sampdoria, Ivan aveva aperto la goleada di Marassi interrompendo un digiuno personale che durava da inizio dicembre. Ieri ha di fatto spaccato la gara quasi da solo: gol del momentaneo 2-0 e due assist per Icardi. Direttamente da rimessa laterale il primo dei due «cioccolatini» serviti al 24enne «killer» di Rosario: una lunga e precisissima «sbracciata» a pescare il capitano nerazzurro tutto solo in mezzo all’area. Erano passati appena 37 secondi. «Bisogna sempre stare attenti – dice l’ala croata a Intertv–,va sfruttata ogni occasione. E allora grazie al ragazzo (uno dei raccattapalle, ndr) che mi ha servito velocemente la palla. Dico spesso a Mauro di non darmi le spalle,così gli faccio fare anche gol facili. Gli attaccanti devono essere pronti in ogni momento». Mani dolci, quasi come i piedi, «e lo sapete tutti che mi piacciono basket e volley, sport dove le mani sono fondamentali per intenderci». Qualità alta, poi, anche nel centro rasoterra per il 3-0 di Icardi: una palletta francamente impossibile da sbagliare.

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