Ancora Ausilio:”Non si possono prendere gol come quelli di oggi, la soluzione è l’umiltà”
Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio si è soffermato a parlare con i giornalisti presenti in mixed zone per studiare gli errori della gara persa contro il Cagliari e per valutare eventuali soluzioni, ma non solo.
Di seguito la spiegazione del ds nerazzurro:
“Nel calcio purtroppo, vorresti che queste giornate capitassero il più tardi possibile, ma sono sempre dietro l’angolo. Io ho detto subito che non bisogna nascondersi dietro nessun alibi. Il mister ha dato una spiegazione fisica e legata al turnover, ma io dopo aver rivisto i gol aggiungo anche che è mancata la cattiveria che una squadra che vuole diventare grande deve avere. Non puoi prendere 3 gol come quelli che abbiamo subito noi nell’area piccola. Qui c’è qualcosa che va al di là dell’aspetto tattico e fisico – ha spiegato Ausilio, che ha continuato parlando dei singoli e partendo da Vidic – Penso che abbia una storia che parla per se’ e in questa stagione, a parte l’infortunio di Palermo che a un giocatore come lui può capitare una volta nella carriera, sta facendo bene e non deve dimostrare nulla. E’ un grande campione. Quando si vince e si perde lo si fa sempre in undici e Vidic è uno di loro. La squadra oggi, dopo l’espulsione, forse un po’ affrettata per la dinamica, difficilmente se ne vedono altre nel corso del campionato italiano, doveva essere più matura e più esperta per compattarsi e stare anche sulla difensiva per far passare il momento negativo, ma loro ci hanno fatto 3 gol in dieci minuti”.
“Medel? Veniva da tante partite e da un infortunio che lo aveva tenuto lontano per gran parte della preparazione. Quando il mister parlava di sbagliato turnover penso parlasse anche di lui. Si è fatto prendere dalla bravura di questo giocatore che si è dimenticato che anche Gary è un uomo e poteva essere stanco. Thohir non si aspettava la sconfitta, come tutti, ma ha cercato subito di rincuorare i giocatori cercando di trasmettere messaggi positivi e di fiducia come è giusto che sia. Giovedì e domenica dovremo far vedere che abbiamo imparato da questa lezione e far vedere nuovamente il nostro valore. Nel campionato mancano tantissime gare, noi puntiamo a migliorarci facendo bene. Dobbiamo pensare ad una gara per volta sapendo che il nostro scopo è di vincerne il più possibile”.
Sui rinnovi di contratto per Kovacic e Icardi:”Non ci sono delle scadenze che implicano una certa urgenza nel trattare il loro rinnovo. C’è la voglia di parlare con loro per impostare un lavoro insieme a medio-lungo termine, ma non c’è un limite e non è un’urgenza. Lo vogliamo fare, l’ha detto anche il presidente e credo sia anche la volontà dei calciatori. Ci sarà l’occasione per parlare del loro rinnovo contrattuale. Quest’anno giochiamo più partite e la preparazione è stata fatta per essere competitivi per tutte le partite della stagione. Si cerca di fare delle preparazioni per la singola gara, spero solo che questo sia solo un episodio e che l’Inter possa riprendersi dopo questa partita. L’Inter oggi ha fallito. Io ho fatto un’analisi sui gol dove noi siamo stati poco cattivi e questo esula dal punto di vista tattico e fisico. Dobbiamo essere più cinici e più attenti. Dobbiamo tornare umili e da subito trovare soluzioni per tornare ad essere quelli che eravamo fino a ieri. Zeman? Nessun rimpianto, siamo molto contenti dell’allenatore dell’Inter. Se perdi 4-1 è normale che la gente fischi, ma tutti noi siamo arrabbiati. E’ giusto che la gente fischi, ma fino all’ultimo minuto ci hanno sostenuto e questo è da apprezzare”.
Infine, chiusura dedicata agli attaccanti :”Palacio è indietro di condizione perché ha saltato tutta la preparazione ed infortunato fino a settembre. Se Mauro (Icardi ndr) fosse stato bene, oggi gli avremmo risparmiato la terza gara in 7 giorni, ma purtroppo Mauro si è fatto male e sapevamo che prima o poi sarebbe potuto succedere. Io penso che la squadra nel secondo tempo ha trovato un equilibrio cercando di accorciare le distanze. In una gara negativa, il secondo tempo è stato intelligente. Non era nemmeno pensabile che in un tempo avremmo potuto ribaltarla. Dodò ha un piccolo problema al ginocchio dove aveva già avuto un infortunio, ma il dottore mi ha detto che è poca roba”.