13 Ottobre 2021

PIF ha nel mirino l’Inter, la multiproprietà è possibile?

Il fondo saudita potrebbe davvero acquistare l'Inter?

Alessandro Antonello e Steven Zhang (@Getty Images)

La bomba lanciata questa mattina da Libero secondo cui il fondo saudita PIF avrebbe praticamente acquistato l’Inter scuote le fondamenta del calcio italiano. Una delle domande più ricorrenti nelle ultime ore è naturalmente come sia possibile che la stessa società che ha appena acquisito il Newcastle possa detenere le quote anche di un altro club.

Claudio Lotito (@Getty Images)

 

Innanzitutto bisogna definire con precisione il termine multiproprietà, che identifica la situazione in cui lo stesso soggetto detiene la proprietà di più club di calcio. In Italia, dopo il caso Lotito-Salernitana, la FIGC ha deciso di mettere un freno al fenomeno. Per evitare “inciuci” e conflitti di interesse, dal 2024/2025 le società calcistiche italiane, anche se militanti in serie differenti, non potranno avere il medesimo proprietario.

Giampaolo Pozzo (@Getty Images)

A livello europeo però la FIGC non può nulla: nulla vieta ad un singolo individuo o ad una società di possedere quante squadre desidera, purché militino in campionati differenti. Abbiamo un esempio proprio in Serie A, con Pozzo, patron dell’Udinese, che ha anche il Watford in Inghilterra. O come quello del Lipsia con il Salisburgo, entrambi sotto l’ala del marchio Red Bull, o come il Manchester City e la moltitudine di “consociate” (New York City, Melbourne City, Girona, Troyes, Mumbai City ecc). Alla luce di questo, niente pone veti od ostacoli all’approdo di PIF nel mondo Inter, nonostante possegga già il Newcastle e punti anche il Marsiglia.

Ora non resta che aspettare: una nuova era di acquisti faraonici potrebbe arrivare anche in Serie A. I tifosi dell’Inter fremono già al solo pensiero.

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