Pinamonti: “Icardi mi ha aiutato tanto, è uno dei più completi in circolazione. Inter o Roma? Ora…”
Il bomber dell'Italia Under 20 scenderà in campo martedì alle ore 17.30 nella semifinale del Mondiale di categoriaÈ un Andrea Pinamonti sulla cresta dell’onda quello che si sta mettendo in mostra nell’Italia Under 20. Sono già 4 i gol realizzati dal bomber di Cles in questa edizione del Mondiale giovanile, ed ora, oltre a superare l’amico Orsolini che due anni fa ne realizzò 5 in tutto, l’obiettivo è quello di portare a casa la coppa che rimarrebbe nella storia del calcio italiano. Ecco le sue parole nell’intervista concessa al Corriere dello Sport.
Punto di forza dell’Italia U20 – «La nostra forza è il gruppo e non si tratta di una frase fatta. Siamo cresciuti insieme, come gli spartani nel film “300”».
Contro tutto e tutti – «Sì, contro ogni pronostico. Uniti, rabbiosi e compatti. Questa storia di Leonida e degli spartani nasce grazie al mister Paolo Nicolato che è un grande fan di questo film e prima di ogni gara ci invia sul gruppo Whatsapp gli spezzoni con le frasi più emozionali. Oltre a essere un bravissimo allenatore sa anche quali corde toccare per motivare il gruppo».
Non favoriti – «Sono sorpreso nel vedere le big come Francia, Portogallo e Argentina fuori dal torneo. Noi ci siamo,
significa che abbiamo avuto la testa giusta. Tanti ragazzi di questa Italia non hanno esperienza in Serie A e forse per questo motivo nessuno pensava di vederci arrivare così lontano. Ma ci abbiamo sempre creduto, è un premio che
ci meritiamo».
Similitudine con l’Italia 2006 – «Mi piace e mi onora. Come la Nazionale del 2006 abbiamo la testa giusta per vincere il Mondiale».
Apprezzamento di Mancini e Di Biagio – «Sono felice, quando certi allenatori ti stimano significa che stai lavorando bene. Io ho fatto sacrifici enormi per giocare a certi livelli e devo fare ancora tanta strada. Negli ultimi due anni ho realizzato tanti sogni. L’esordio in A, poi il primo gol, partecipare al Mondiale Under 20 e la convocazione all’Europeo Under 21».
Ne manca uno – «Sì. Vincere il Mondiale sarebbe incredibile. Ci crediamo, non posso negarlo. Vogliamo farcela, ci sentiamo davvero vicini a qualcosa che resterebbe per sempre nella storia del calcio italiano. Attenzione però, rischiamo di bruciare tutto e non possiamo permettercelo dopo un percorso così. Adesso pensiamo alla gara di martedì contro l’Ucraina».
Avversario – «Da oggi lo studieremo. Sono forti, molto forti. Altrimenti non sarebbero in semifinale. Noi comunque cercheremo di imporre il nostro gioco come sempre».
Ispirazione – «Il mio idolo è sempre stato Ibrahimovic, da bambino sognavo di diventare come lui. All’Inter mi sono allenato con Icardi e secondo me è il centravanti più completo in circolazione. Mi ha dato tanti consigli, grazie a lui sono migliorato».
Superare Orsolini – «Due anni fa fece 5 gol? Con Riccardo ci conosciamo bene. Siamo entrambi nel gruppo
Under 21 e abbiamo fatto anche lo stage con la Nazionale maggiore. L’obiettivo è sempre di squadra, ma se raggiungerlo e superarlo significa portare l’Italia ancora più su allora sì… me lo auguro con tutto il cuore».
Doppietta col Mali – «Nel primo gol ho visto il portiere posizionato male e, invece, di crossare ho calciato da posizione defilata cogliendolo di sorpresa. Sul rigore ho pensato a tirare forte sotto l’incrocio, cambiando scelta
rispetto a quello segnato contro la Polonia agli ottavi».
Altro cucchiaio – «No, perché il portiere se lo aspettava (ride ndr) e infatti è rimasto fermo. Realizzarne due di fila poi è impossibile. Quella pazzia l’ho fatta per caricare i miei compagni in un momento di difficoltà e poi perché il numero uno polacco mi aveva provocato. E poi c’è un retroscena che non ho ancora raccontato».
Retroscena – «Il pomeriggio prima di Italia-Polonia mio papà mi ha inviato un video di un rigore che calciai in una semifinale Scudetto Primavera contro la Roma. Feci il cucchiaio, prendendomi un grosso rischio. Così mi ha scritto: “Ti prego Andrea, non lo rifare più”. E l’ho rifatto. Sono uno che vive di sfide».
Futuro – «Adesso penso solamente al Mondiale. Io e il mio agente siamo d’accordo: l’argomento mercato non è in agenda, è troppo importante vincere qui. Ci sarà tempo per qualsiasi discorso».
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