Il retroscena di Pinamonti su Icardi all’Inter: “Sempre grato”

Andrea Pinamonti è stato il quarto giocatore più giovane di sempre a esordire con la maglia dell’Inter, ma la sua avventura in nerazzurro non è mai decollata, nonostante uno Scudetto vinto nel 2020/2021, nel quale ha avuto un ruolo abbastanza marginale.

L’attuale attaccante del Genoa ha parlato di questo nell’intervista concessa a Sportweek, ricordando le difficoltà avute in maglia interista. In particolare, però, Pinamonti si è soffermato sul suo rapporto con Mauro Icardi, quando ancora era capitano dell’Inter.

Queste le sue parole:

PRESTITI – “Quando esordisci così giovane è bello, però si creano delle aspettative basate sul niente. Ho iniziato un giro di prestiti che da una parte mi ha aiutato a uscire dalla comfort zone dell’Inter, dall’altra mi ha impedito di continuare a far parte di un progetto al cui interno avrei potuto crescere, sfruttando la presenza di tanti compagni forti. Invece, i continui cambiamenti e il dover adattarmi ogni volta a un nuovo ambiente qualcosa mi hanno sicuramente tolto”.

ICARDI – “In Primavera dormivo in convitto, una volta in prima squadra dovevo cercarmi casa. La trovo, ma veniva pronta dopo due settimane. Mauro mi chiama e dice: ‘Non voglio farti spendere i soldi dell’hotel. Di fronte a dove abito ho un appartamento che uso per parenti e amici. Ora è libero, te lo lascio a disposizione e non mi devi niente’. Non solo: poiché non avevo la patente, ogni mattina passava a prendermi per andare all’allenamento. Insomma, lui era il capitano dell’Inter, io un ragazzino, eppure mi ha trattato alla pari. Avrà visto qualcosa in me che gli piaceva… Gli sarò per sempre grato. Lo sento ancora. Icardi è sempre stato etichettato per quello che non è, un po’ come Balotelli, che al Genoa si è dimostrato un bravissimo ragazzo, molto umile e capace di andare d’accordo con tutti. Lo vedevo come l’esempio perfetto del centravanti, avrei voluto tutto di lui”.