Pioli: la difesa a 3 è bocciata o solo rimandata?
Il cambio di modulo ha giovato alla squadra ma potremmo rivedere presto la difesa a 3Inutile negarlo, una delle mosse vincenti a Cagliari è stato il ritorno al 4-2-3-1. Con Candreva e Perisic liberi di attaccare senza particolari compiti di marcatura, il potenziale offensivo dell’Inter ne ha assolutamente giovato. Quindi possiamo dire addio alla difesa a 3? Non del tutto, ma Stefano Pioli se vorrà riproporla dovrà fare tesoro degli errori commessi in passato. Primo fra tutti l’utilizzo sulla linea dei centrocampisti di Perisic e Candreva; il gioco dell’Inter funziona perché si sviluppa bene sulle fasce, arretrando le due ali il gioco si sposta verso il centro dove è più facile imbottigliarlo. Poi i trequartisti schierati sono più abituati a partire da dietro, lasciando Icardi completamente solo e in balia dei centrali avversari. Quindi non più 3-4-2-1 bensì 3-4-3. Ma come dare equilibrio alla squadra senza dover rinunciare all’efficacia offensiva dei suoi esterni? Un’ idea potrebbe essere quella di schierare un centrocampo “accorto”, con D’Ambrosio e Ansaldi sulle fasce e la coppia Kondogbia–Gagliardini in mezzo, a garantire copertura ma capaci anche di giocare il pallone. Un modulo del genere, con i dovuti equilibri, potrebbe tornare utile in caso di partite contro squadre chiuse o per recuperare uno svantaggio, oltre a garantire più protezione alla difesa contro squadre veloci come il Napoli.
VIDEO – GAGLIARDINI ESULTA CON LA ‘POLENTA’ DOPO IL SUO PRIMO GOL