Stefano Pioli, tecnico del Milan, presenta in conferenza stampa la partita di domani sera contro l’Inter. Un derby che per l’allenatore sarà probabilmente l’ultimo nella sua esperienza rossonera, essendo virtualmente già esonerato per la fine della stagione.
SIGNIFICATO DERBY – “Possiamo usare tutti i termini che vogliamo: orgoglio, riscatto, responsabilità, appartenenza. Per la classifica in campionato, per l’eliminazione di giovedì dall’Europa League, per il derby in cui l’Inter vuole batterci per vincere lo scudetto davanti a noi, abbiamo un’occasione e dobbiamo approfittarne“.
VITTORIA DERBY – “Sarebbe importantissimo per il significato che ha questa partita e per mantenere il secondo posto in classifica. Non voglio parlare di me, ho molta fiducia nei miei giocatori. Sarà una partita in cui soffrire tanto, ma credo nei miei giocatori e credo che possiamo vincere“.
CRITICHE – “Non mi interessano. Giornalisti e tifosi hanno diritto di criticare e giudicare, c’è chi lo ha fatto con più o meno rispetto, ma non è una cosa che posso controllare io. Il comunicato della Curva Sud? A me interessa che domani ci siano 70.000 partite“.
PRECEDENTI – “Serve il miglior Milan possibile, che deve fare una partita eccezionale. Veniamo da cinque sconfitte nel derby, dove ci hanno sempre messo in difficoltà. C’è chi pensa che non abbiamo mai cambiato niente, ma abbiamo provato a prenderli, ad aspettarli, mandarli dentro, mandarli fuori. Serve una gran partita, loro sono una squadra molto forte che meriterà di vincere lo scudetto, ma dobbiamo fare di tutto per far sì che non lo vincano domani. Domani dobbiamo giocare ai nostri livelli e anche di più, perché l’avversario è molto forte“.
IL PARAGONE CON L’INTER – “Se possiamo dimostrare di non essere inferiori? Possiamo dimostrarlo nella partita di domani, giocando con grande determinazione, cercando di non andar sotto nei primi minuti come successo spesso negli ultimi derby. Più resti in partita più prendi fiducia. Al derby d’andata eravamo arrivati con grandissime aspettative perché stavamo giocando bene, poi ci siamo scontrati con delle difficoltà che non siamo riusciti a superare“.
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