Pirlo: “Da piccolo tifavo Inter. Ho vinto tutto quello che c’era da vincere. Gagliardini…”
Le parole di Andrea Pirlo. centrocampista del New York City, sugli inizi della sua carriera e sull'esperienza all'InterAndrea Pirlo, centrocampista del New York City, con un passato all’Inter, si è raccontato al Corriere dello Sport e ha parlato anche della sua esperienza in nerazzurro: “Da piccolo ero tifoso dell’Inter e il mio idolo era Matthäus, un centrocampista di qualità. Nel percorso della carriera tutti gli allenatori mi hanno dato qualcosa. A partire da Lucescu che ha iniziato a portarmi nella prima squadra a quindici anni. Lui mi ha dato lezioni tattiche, tecniche, mi ha spiegato cosa si fa giocando con giocatori professionisti. E poi ho avuto Mazzone a Brescia, ho avuto Ancelotti al Milan. E poi Conte, Lippi, ne ho avuti tantissimi bravi e mi hanno insegnato tutti qualcosa“.
“Come era giocare con Baggio? Lui era il mio idolo fin da piccolo e ho avuto la fortuna di averlo prima all’Inter come compagno e poi di ritrovarlo a Brescia. Baggio era in primo luogo una persona fantastica. In campo era divino, aveva una classe fuori dal normale. Era una meraviglia vedere come toccava la palla, come si posizionava in campo. Era il massimo per me vederlo giocare da tifoso, giocarci insieme, ovviamente, lo era ancora di più. Sono felice della mia vita da calciatore. Ho avuto la fortuna di militare nelle tre più grandi squadre d’Italia. Nell’Inter, anche se ho giocato poco, nel Milan e nella Juve. Ho vinto tutto quello che c’era da vincere, quindi più di così non potevo chiedere al calcio. Al Milan eravamo un grande gruppo di italiani e come nucleo storico abbiamo vinto. Alla Juventus uguale, all’Inter c’è stato il nucleo degli argentini che però era come se fossero italiani e abbiamo vinto. Quando c’è una base solida di italiani, quelli che arrivano prendono esempio dalla solidarietà di quel nucleo e poi si tira tutti dalla stessa parte. Ci sono tanti giocatori bravi, ma non sono “registi” come lo sono io. Mi piace molto Verratti ma non gioca come me. Mi piace Gagliardini dell’Inter, ma ha un ruolo differente dal mio. Mi piacciono Berardi, Gagliardini, Donnarumma, Rugani, Di Francesco, Chiesa, Bernardeschi. E poi mi piace molto Belotti. È una generazione di qualità. Capita, nel calcio“.
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