Martedì 14 marzo, ore 21.00, Estadio Do Dragao. Domani sarà Porto-Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Appuntamento con la storia per i nerazzurri, che potrebbero regalarsi un sogno raggiungendo, dopo tanti anni, i quarti di finale. Questa sera, mister Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu presentano il match in conferenza stampa. Ecco qui di seguito le loro dichiarazioni, raccolte per voi da Passione Inter.
Le dichiarazioni di Calhanoglu
SPEZIA – “La partita con lo Spezia è il passato e non vogliamo parlarne. Il nostro cammino in Champions è andato sempre bene. Vogliamo passare ai quarti e vogliamo pensare solo a domani”.
PASSAGGIO DEL TURNO – “Sarebbe molto importante passare il turno, non solo per noi e per il mister, ma anche per il club. Sappiamo che domani sarà pesante. Io lo so perché ci ho già giocato. I miei compagni sono carichi. Domani dobbiamo dare il massimo. Loro sono già preparati con le loro provocazioni, i portoghesi sono così, lo dico con rispetto, ma anche noi siamo pronti”.
IDOLO – “Difficile rispondere. Mi piace molto Pirlo, è il mio idolo. Però non mi piace parlare di me. Faccio il mio lavoro, guardando gli altri e cercando di fare sempre il meglio”.
GRUPPO – “Quando noi perdiamo ci rialziamo sempre e rispondiamo sempre. Abbiamo sempre fatto così. Si sta insieme nel bene e nel male. Ho visto i miei compagni bene, siamo preparati. Nel calcio succede, non si è sempre al top, ma bisogna saper rispondere”.
Le dichiarazioni di Inzaghi
REAZIONE – “Abbiamo analizzato e parlato, ma è il passato. Nel calcio non si guarda al passato, né quando si vince né quando si perde. La partita di Spezia, con tutto quello creato, può capitare una volta ogni 500. Ci siamo leccati le ferite, ma ora pensiamo al Porto, in uno stadio molto caldo. Adesso c’è il secondo tempo contro una squadra forte, ma vogliamo giocarci le nostre chance nel migliore dei modi”.
AMBIZIONI – “Sappiamo quello che troveremo. Partite simili le abbiamo già affrontate. Sappiamo che domani possiamo fare un grande salto e arrivare tra le prime 8. Negli ultimi due anni siamo arrivati agli ottavi, non succedeva da 10 anni. Ma è già il passato, vogliamo migliorarci. Dovremo fare una grande gara di concentrazione, perché troviamo una squadra abituata a giocare queste partite”.
FORMAZIONE – “Per Lukaku e Skriniar ho parecchi dubbi che scioglierò domani. Per l’attacco ho ancora dubbi. Skriniar è fermo da 2 settimane, ma dovrò valutare. Quello che so è ciò che ha fatto Milan per esserci. Ha dato grande disponibilità, ma dovrò valutare. So che è un giocatore di grande temperamento, ma è fermo da 15 giorni. Per l’attacco vedremo. C’è anche Correa, ma capiremo come fare in base anche a chi giocherà”.
ARBITRO – “Marciniak? A Barcellona fece una grande gara. Mi mandò fuori meritatamente. Fece una grande partita e sono sicuro che la farà anche domani perché è uno dei migliori arbitri in Europa”.
PROVOCAZIONI – “Io posso controllare quello che avviene al campo. Sappiamo che è una partita molto sentita, tra due squadre che sono qui con pieno merito dopo due gironi difficilissimi. Domani ci sarà la resa dei conti”.
RAPPORTO CON LA SOCIETÀ – “Il confronto con il presidente e i direttori è quotidiano. Ci si parla sempre, sia nel bene che nel male. Le squadre si vedono soprattutto nel male. Eccetto una squadra in Italia, tutte le altre stanno tenendo il livello dell’Inter. Giustamente, quando ci sono sconfitte pesanti come quella di venerdì bisogna stare uniti, ma i ragazzi lo sono sempre stati”.
MOTIVAZIONI – “Bisogna avere fiducia per quello che abbiamo fatto. Il giorno del sorteggio in pochi credevano saremmo stati qui, ma noi ci credevamo. Abbiamo fatto un’ottima gara a San Siro e ora ci aspetta il secondo tempo”.
CRITICHE – “Non ho mai risposto e non voglio farlo alla vigilia di una partita così importante. So chi muove le critiche e perché, sono da tanti anni nel calcio e so come funziona, ma so anche che conta solo il campo”.
PORTO – “Sappiamo che affrontiamo una squadra di qualità e lo abbiamo visto anche nel match di andata. Sono una squadra completa: qualità, quantità, giocatori che saltano l’uomo e difensori forti nell’uno contro uno. Conosciamo la statistica del Porto contro le italiane, ma noi ci siamo preparati guardando solo noi stessi”.
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