La sostenibilità di Inzaghi: ai quarti con 6 parametri zero in campo
Lo sfogo del tecnico accende i riflettori sul mix tra conti e competitività
“Negli ultimi 12 anni l’Inter ha vinto un solo Scudetto e ha creato qualche problemino a livello economico. In 12 anni solo quello. Poi in 18 mesi ha vinto 3 trofei, è andata una volta agli ottavi di Champions e una volta ai quarti. […] Diciotto mesi fa son stato chiamato per portare l’Inter agli ottavi e per arrivare tra le prime 4 perché c’era qualche problema”.
Stanno facendo molto discutere queste dichiarazioni dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi rilasciate in conferenza stampa subito dopo la fine di Porto-Inter 0-0, gara che decreta la qualificazione ai quarti di finale di Champions League per la formazione nerazzurra.
Una replica forte, con cui il tecnico interista aggiorna, di fatto, una sua celebre frase di qualche mese fa in cui, rispondendo nuovamente alle critiche, sottolineava come lui portasse “trofei, diminuzione delle perdite ed aumento dei ricavi”.
E guardando alla squadra con cui Inzaghi ha affrontato il suo ex compagno Conceicao al Do Dragao, una curiosità balza all’occhio.
No, non il fatto che in campo ci fossero cinque calciatori italiani più uno entrato dalla panchina. Di questo, ora che non è l’Inter a schierare solo giocatori stranieri, non si parla più.
Sorprende, più che altro, la particolarità con cui la squadra che ha superato il Porto è composta, se consideriamo che ben 6 dei calciatori utilizzati sono arrivati a parametro zero.
Oltre al portiere Onana, autore di una prestazione sontuosa, dobbiamo contare infatti Calhanoglu, Mkhitaryan e Acerbi (in prestito) tra i titolari, più Dzeko per il quale è stato sborsato solo un piccolo bonus alla Roma, e de Vrij subentrato dalla panchina. Senza considerare Dimarco: prodotto del vivaio, venduto al Sion nel 2017 per circa 4 milioni e riacquistato per 5 l’anno successivo.
Anche a questo pensiamo facesse riferimento Inzaghi, con quelle dichiarazioni. A sottolineare come, nella ricerca della sostenibilità, comunque in Europa abbia portato l’Inter ad un altro livello di competitività.