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Il Porto, alla fine, non l’ha presa benissimo

Lo 0-0 maturato ieri tra Porto e Inter allo stadio Do Dragao ha consentito ai nerazzurri di raggiungere i quarti di finale di Champions League. Un risultato importantissimo – centrato a 12 anni dall’ultima volta – e quasi del tutto impronosticabile quando, a fine agosto, il sorteggio della fase a gironi aveva inserito l’Inter nell’infernale Gruppo C con Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen.

E un risultato che, probabilmente, nemmeno il mondo Porto si aspettava di vivere. La fiducia nel potere del Do Dragao, fortino – quasi – inespugnabile, e nella capacità di riuscire a segnare almeno un gol era molto alta. Il resto è storia.

Nelle ore successive al fischio finale però, mentre la Milano nerazzurra festeggiava, le reazioni indispettite non si sono fatte attendere. Il primo protagonista è stato il tecnico dei portoghesi, Sergio Conceiçao: prima, al termine del match, secondo il Corriere dello Sport non avrebbe dato la mano a Simone Inzaghi prima di dirigersi negli spogliatoi. Poi, nelle interviste post partita, ha dichiarato: “L’Inter è stata superiore solo per 10 minuti nelle due partite, quando noi siamo rimasti in 10. Per il resto, siamo stati sempre superiori”.

A fargli eco è stato anche Marko Grujic, centrocampista dei Dragoes che, al 96′, ha colpito la traversa con un colpo di testa: “Siamo delusi, abbiamo avuto più possesso palla e più occasioni. Non posso credere che non siamo riusciti a segnare contro l’Inter. Infine, è stato il turno di O Jogo, quotidiano portoghese, che questa mattina si è lamentato di qualche perdita di tempo di troppo da parte dell’Inter.

L’opinione di Passione Inter

Nulla di grave, ovviamente, tra le reazioni infastidite del mondo Porto dopo l’eliminazione. Fa sorridere, se vogliamo, che in casa Porto ci si descriva come superiori all’Inter a fronte di ben 180 minuti senza mai essere andati in gol.

Simone Frizza