Pres. Benevento: “Caos biglietti? Situazione che si è creata solo con l’Inter. Handanovic…”
Le parole di Oreste Vigorito sulla sfida contro i nerazzzurriOreste Vigorito, presidente del Benevento, ha parlato a TMW Radio, nel corso del programma ‘Due in Fuorigioco‘, dell’inizio della sua squadra e della sfida contro l’Inter. Ecco le sue parole:
SORPRESA DELLA SERIE B – Noi siamo stati la sorpresa della scorsa Serie B e, per non deludere le aspettative, lo saremo anche in questa nostra prima Serie A. Diciamo che abbiamo fatto divertire la gente perché, altrimenti, ci si abituava alle nostre vittorie. Quando vinci diventi subito antipatico. Stiamo vivendo un’avventura meravigliosa che molti non avrebbero mai immaginato. Un po’ per l’inesperienza, per le assenze e per la forza degli avversari, questo inizio di campionato ci ha visti faticare. Mi auguro non per lo scarso livello della squadra. Se come credo non si tratta di questo, prima o poi ci riprenderemo. Nel caso la massima serie si rivelasse troppo per noi, torneremo da dove siamo venuti e, più avanti, ci riproveremo.
BARONI – Non appartengo a quella categoria di presidenti che ha l’abitudine di anticipare le proprie idee e intenzioni. Credo nella correttezza dei rapporti. Baroni è il nostro allenatore e continuerà ad esserlo fino a quando una comunicazione ufficiale non dirà il contrario. Certamente non saranno i media a saperlo prima del tecnico che viene da un campionato splendido, come lo è lui. Fino a qualche mese fa era un buon allenatore e adesso, dopo sei partite negative dove non solo lui ha colpe, viene messo in discussione. Non sempre l’esonero è la soluzione. Bisogna essere capaci di scavare a fondo fino a trovare le radici dei problemi di una squadra.
CAMPIONI DI ALTRE SQUADRE – Ce ne sono tanti: Handanovic, Dybala, Mertens, Insigne, Messi. Io non sono un tecnico e per questo motivo conosco solo quelli bravi. Ascolto sempre tutti e cerco di far felici i ventimila spettatori che saranno allo stadio. Ognuno di loro, se gli si chiedesse una formazione ideale, ne comporrebbe una diversa da tutte le altre
CAOS BIGLIETTI – In realtà è una situazione emersa solo adesso che a Benevento arriva l’Inter. Contro Torino, Roma e Bologna sono rimasti invenduti circa quattromila biglietti. Non c’eravamo ancora posti il problema senza un precedente di sold out. Abbiamo però già iniziato a pensare a come tutelare la nostra tifoseria. Per le prossime vendite, dedicheremo i primi due giorni esclusivamente alle ricevitorie nazionali, poi dal terzo si procederà online. Questo perché la vendita sul web non permette il controllo sulla destinazione finale dei biglietti. Non appoggiamo princìpi di bagarinaggio, anzi li condanniamo e combattiamo con ogni mezzo legale
DISTANZA GRANDI E PICCOLI CLUB – Le ragioni sono sotto gli occhi di tutti anche se molti fingono di non vedere. Sono ragioni di natura economica e comunicativa. Se prendiamo i contributi relativi ai diritti televisivi, tra Juventus e Benevento ci sono 100 milioni di differenza. Aggiungo poi la conoscenza totale del mondo del calcio: una volta le società si organizzavano con degli osservatori che spesso avevano possibilità di scoprire talenti nascosti, sia in Italia che all’estero, senza l’onnipresente e oggi inevitabile concorrenza. Tutti adesso conoscono tutto. Le piccole non hanno quindi più la possibilità di crescere ragazzi nel vivaio, laddove ancora giovanissimi vengono corteggiati dai talent scout delle big. Arrivare prima non basta più. Fino a quando non ci sarà la modifica della legge Melandri, fino a che non si capirà che Juventus, Milan e tutte le altre grandi non giocano da sole, il divario tenderà ad aumentare sempre di più. Credo che il calcio sia un fenomeno di massa e, come tale, con i fatti va garantito a tutti. È giusto che ci sia fair play, dando sempre la possibilità alle squadre di potersi gestire senza andare incontro a ‘tagli di teste’. Andrebbe poi anche riequilibrato il contratto di allenatori e calciatori per evitare cali ingiustificati delle prestazioni, a fronte invece di regolari pagamenti.
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