16 Luglio 2018

Armando Madonna si presenta: “Voglio ripagare la fiducia e dare giocatori a Spalletti. Sulle squadre B…”

Dal ritiro di Appiano Gentile, il nuovo tecnico della Primavera risponde alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa

Il nuovo allenatore della Primavera dell’Inter, Armando Madonna, si presenta alla stampa rispondendo alle domande dei giornalisti, riuniti nella sala stampa di Appiano Gentile. L’ex allenatore della Virtus Bergamo è stato introdotto da un discorso di Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, con un discorso riguardante gli ultimi successi e il futuro.

SAMADEN: “Come è ormai tradizione negli ultimi anni, siamo qui a presentare la stagione e questo coincide con la presentazione del nuovo allenatore. Dopo quattro anni Stefano Vecchi ha fatto una scelta che ci aspettavamo e che era nell’aria, perché non erano mai mancate per lui le possibilità di uscire. Da lì abbiamo, lavorando di squadra con Ausilio e gli altri, iniziato a valutare una serie di profili sulla strada della continuità. La scelta è stata quella di dare alla primavera una dimensione di seconda squadra: un allenatore con valori umani ma anche le capacità e l’esperienza di allenare i giovani come una prima squadra di Serie B. Con grande serenità e tranquillità abbiamo deciso di scegliere Armando Madonna che rappresenta in pieno quello che stavamo cercando: valori umani, esperienza anche nel settore giovanile (all’Albinoleffe), ha allenato in Serie B e Lega Pro, e soprattutto negli ultimi anni abbiamo consolidato un rapporto con la Virtus Bergamo, che ringrazio e che lui ha allenato, facendo crescere tanti giovani. Ringrazio Armando per la disponibilità, siamo sicuri che saprà entrare come Stefano nel nostro team, che dà grande importanza ai valori umani. Lo staff è rimasto al completo, e questo da l’idea della continuità, e ringrazio tutti. Non è banale, considerando altri esempi di squadre in cui lo staff cambia molto più spesso. Il nostro gruppo è coeso e – a questo proposito – anche il gruppo degli allenatori delle altre giovanili è stato confermato in blocco. Ci saranno due nuovi allenatori per le Under 14, che saranno Simone Fusaro dal Novara e Christian Chivu, che non sta a me dire che figura sia stata sul campo per la società, e siamo sicuri che inizierà un percorso importante nel nostro settore giovanile.

Nell’ottica di coinvolgere ragazzi che hanno giocato nel nostro settore giovanili, entrerà nello staff Paolo Castelli che è stato nelle nostre giovanili e diventerà uno dei preparatori. Ringrazio nuovamente lo staff per il lavoro straordinario fatto insieme a Stefano. Continueremo ogni giorno a cercare di far crescere i ragazzi, non solo per quanto riguarda il campo, ma anche affiancandoli con persone di valore umano. In ultimo, ringrazio mister Spalletti e il suo staff, che ci danno una spinta importante e che hanno creato una connessione importante che permette anche ai ragazzi di migliorare tanto.

La parola passa poi ai giornalisti per le domande al nuovo tecnico Armando Madonna:

Come si unisce la crescita di un gruppo giovane ai tanti impegni che aspetteranno la Primavera?

Volevo ringraziare la società di avere fatto questa scelta. Sono molto contento di essere in questo ambiente, e onorato di essere tornato al calcio che conta. Dai primi giorni che sono qua ho visto le strutture e le persone con cui lavorerò, il che mi ha tranquillizzato molto. Io ci metterò la passione e sono contento di prendermi queste responsabilità.

Per tanti, la Primavera potrebbe essere l’ultimo passaggio nel calcio giovanile, ma è quasi il primo passo nel calcio vero. Dobbiamo presentare dei giocatori a Spalletti che siano pronti a livello fisico e mentale. Noi siamo a disposizione per aiutarli a raggiungere il sogno che hanno, facendoli crescere. Se poi si riesce a vincere, come fatto con Vecchi, è ovvio che sia un bel coronamento. L’eredità di uno staff vincente è molto positiva. Dietro di noi ci sono squadre che hanno vinto i campionati, con giocatori da valorizzare, e questo per me è un grande piacere. Penso che qua ci sia tutto per fare bene.

C’è un po’ di senso di responsabilità di dover mantenere la Primavera a questi livelli? 

La mia responsabilità più grossa in questo momento è ripagare la fiducia che la società mi ha dato e per il momento sento solo quella: farli contenti del lavoro che avrò fatto. Questo mi mette un po’ di tensione, ma il tipo di tensione giusta che negli ultimi anni non stavo più vivendo; è come se avessi fatto il pieno a una macchina.

Con Spalletti ci siamo già conosciuti ma non abbiamo ancora approfondito i discorsi, perché iniziamo mercoledì.

Un commento su Salcedo, di cui si parla molto in questi giorni

L’ho visto solo un paio di volte in allenamento con la prima squadra. Credo che sia una domanda da fare allo staff della prima squadra. Quando sarà a mia disposizione, ne conoscerò meglio le caratteristiche.

Quali sono a suo avviso le principali differenze tra Primavera e prima squadra?

Sto dicendo che dobbiamo trattarle allo stesso modo e che l’obiettivo è sempre vincere per entrambe le squadre. Qui la vittoria può essere una conseguenza del fatto che si lavori bene, ma occorre anche permettere a qualche ragazzo di sbagliare, perché poi in prima squadra non si potrà più farlo. Io dico sempre che ci sono giocatori fortissimi a giocare a calcio e altri meno, ma sono comunque persone di 19 o 20 anni e dobbiamo tenere ben presente questo. 

DOMANDA PASSIONEINTER.COM – Come considera l’introduzione delle squadre B?

Credo che il livello della Primavera sia totalmente cambiato e sia cresciuto tantissimo. Il mio pensiero è che una squadra B in Lega Pro non porti grandissimi vantaggi, mentre strutturare bene i campionati Primavera e valorizzarli diventi molto più importante. Si rischia anche, con tutti ragazzi, di andare a fare delle figuracce. 

Si ha meno la sensazione che la Primavera possa essere transitoria, con i nuovi ritmi dati dalle più competizioni e dalla maggiore visibilità

A livello fisico, la Primavera è all’ultimo stadio di crescita, ma è anche nel periodo in cui bisogna crederci, migliorare ancora a livello fisico. Tempo fa, arrivavano ragazzi che ai primi allenamenti giocavano bene e poi, dopo un paio di allenamenti, iniziavano a cedere e li si perdeva, per questa differenza di tipo fisico.

Ha parlato con Stefano Vecchi e gli ha chiesto qualche informazione?

Sì, ci siamo sentiti e ci siamo visti. Non abbiamo mai avuto rapporti lavorativi insieme ma ci eravamo conosciuti, essendo di Bergamo anche lui. Ho grande stima di lui come allenatore ma soprattutto come persona. Mi ha fatto molto piacere che fosse contento di sapere che fossi io il nuovo allenatore della Primavera. 

Mi ha un po’ sorpreso riguardo alle squadre B, perché in molti sostengono sia un passo necessario per i giovani per farli iniziare a giocare con continuità in un torneo più fisico ed impegnativo. 

Le seconde squadre fatte in questo modo, con soli ragazzi, non sono il massimo perché credo sia meglio che i ragazzi vadano in squadre di Serie B o Lega Pro, ma confrontandosi anche con giocatori più vecchi di loro anche nella propria squadra, allenandosi con loro. Invece, restando nella Lega Pro è come nella Primavera, ci si allena con gli stessi compagni, tutti giovani e spesso gli stessi degli anni precedenti. Se uno è bravo, gioca, anche fino alla Serie A. 

Il fatto che adesso molte squadre si allenino insieme alla prima squadra e che i giocatori della Primavera di allenino già con la prima squadra è già un avvicinarsi alla prima squadra. Dopo, è dura essere da Inter, non è così facile che si faccia questo salto. Ci vorrà un percorso diverso che può essere fatto nelle serie minori, mentre una squadra B mi sembra solo un passaggio in più. 

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